Olbia si prepara a un importante passo avanti nelle indagini riguardanti la morte di Gianpaolo Demartis, un uomo di 57 anni originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia. Il decesso è avvenuto la notte di sabato 16 agosto 2025, in via San Michele, dopo che Demartis è stato fermato da una pattuglia dell’Arma, intervenuta in seguito a segnalazioni di aggressioni nel rione di Santa Mariedda. La procura, guidata dal procuratore Gregorio Capasso, ha avviato un’indagine approfondita per chiarire le circostanze che hanno portato alla tragedia.
Data e modalità dell’autopsia
L’autopsia sul corpo di Gianpaolo Demartis è programmata per giovedì 21 agosto 2025, nella tarda mattinata. Questo esame sarà cruciale per determinare le cause esatte del decesso. Il procuratore Capasso ha disposto l’esame autoptico come parte di un’inchiesta più ampia, volta a raccogliere tutte le informazioni necessarie per ricostruire la dinamica degli eventi che hanno preceduto la morte dell’uomo.
Le indagini in corso
Le indagini sono già avviate e comprendono una serie di accertamenti specifici. Gli inquirenti stanno esaminando le testimonianze dei cittadini che hanno assistito agli eventi e stanno raccogliendo prove materiali. La pattuglia dell’Arma, che ha utilizzato il taser per fermare Demartis, è al centro dell’attenzione, e gli investigatori stanno cercando di capire se l’uso della forza sia stato proporzionato alla situazione.
La procura di Tempio Pausania ha espresso l’intento di chiarire ogni aspetto della vicenda, per garantire giustizia e trasparenza. Questo caso ha suscitato un notevole interesse nella comunità locale, e molte persone attendono con ansia l’esito dell’autopsia e delle indagini in corso. Gli sviluppi futuri saranno monitorati con attenzione, poiché potrebbero avere implicazioni significative non solo per la famiglia di Gianpaolo Demartis, ma anche per la comunità di Olbia e per le forze dell’ordine coinvolte.