Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso preoccupazioni riguardo alla situazione attuale tra Russia e Ucraina, sottolineando la mancanza di volontà del presidente russo Vladimir Putin di perseguire la pace. Durante un’intervista rilasciata dopo un incontro avvenuto alla Casa Bianca il 15 gennaio 2025, Macron ha dichiarato: “Quando guardo la situazione e i fatti, non vedo il presidente Putin molto disposto a ottenere la pace ora. Ma forse sono troppo pessimista”.
Ottimismo e accordi
In merito all’ottimismo mostrato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo a un possibile accordo, Macron ha affermato che questa prospettiva deve essere presa seriamente. “Se Trump ritiene di poter raggiungere un accordo, questa è un’ottima notizia, e dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere un ottimo accordo”, ha aggiunto il leader francese.
Pressioni su Mosca
Macron ha insistito sull’importanza che gli Stati Uniti esercitino pressioni su Mosca affinché si trovi una soluzione al conflitto, proponendo anche l’introduzione di nuove sanzioni. Ha chiarito che se non ci saranno progressi durante l’incontro bilaterale programmato tra Trump e Zelenskyy, o se un incontro trilaterale non avrà successo, sarà necessario aumentare le sanzioni, sia primarie che secondarie.
Russia come aggressore
Il presidente francese ha definito la Russia un aggressore, affermando: “C’è un aggressore, che è la Russia. C’è un Paese che ha deciso di uccidere persone, rapire bambini e che ha rifiutato un cessate il fuoco e la pace, quindi non possiamo semplicemente creare una situazione equivalente tra Ucraina e Russia.”
Garanzie di sicurezza per l’Ucraina
Macron ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità che l’Ucraina riceva garanzie di sicurezza per prevenire futuri attacchi russi, che potrebbero non solo prolungare il conflitto attuale, ma anche dare inizio a una nuova guerra. Queste dichiarazioni sono state rilasciate dopo l’incontro con Trump, Zelenskyy e i principali leader europei, evidenziando l’urgenza di una risposta collettiva alla crisi in corso.