Sanità: l’Irst di Meldola ottiene la conferma della qualifica di Irccs

Veronica Robinson

Agosto 19, 2025

Il ministero della Salute ha ufficialmente confermato la qualifica di Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) all’Irst, l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori di Meldola, situato nel Forlivese. Questo riconoscimento, valido per un periodo di due anni, sottolinea l’importanza nazionale e strategica dell’istituto come centro di eccellenza nella ricerca oncologica traslazionale e clinica, nonché nel trattamento personalizzato dei tumori e nello sviluppo di terapie avanzate.

Il ruolo degli Irccs nel sistema sanitario

Gli Irccs sono strutture del Servizio Sanitario Nazionale che si distinguono per l’alta specializzazione, sia pubbliche che private, e sono riconosciute dal ministero della Salute per la loro eccellenza nella ricerca biomedica e traslazionale, oltre che nell’assistenza clinica di alta qualità. In Emilia-Romagna, oltre all’Irst di Meldola, ci sono altri quattro istituti che vantano lo stesso titolo, tra cui il Policlinico Sant’Orsola, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, e l’Istituto delle Scienze Neurologiche a Bologna, insieme all’Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia.

Dichiarazioni delle autorità regionali

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha commentato il riconoscimento affermando che l’Irst rappresenta “la punta di diamante della ricerca in Romagna”. Ha sottolineato l’intenzione di far crescere ulteriormente l’istituto, sia in termini di dimensioni che di capacità operativa. De Pascale ha evidenziato che, seguendo la visione del fondatore Dino Amadori, l’istituto diventerà il capofila della rete oncologica romagnola, puntando a migliorare le economie di scala per garantire una maggiore sostenibilità e innovazione.

Innovazione e collaborazione per il futuro

L’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, ha messo in evidenza l’importanza dell’Irst a quasi vent’anni dalla sua fondazione, affermando che il riconoscimento attuale conferma la validità del progetto iniziale. Fabi ha descritto la sinergia tra Regione, Azienda Sanitaria, Università, Comune, Ior e fondazioni bancarie come un modello virtuoso, rappresentando una terza via tra il tradizionale servizio pubblico e l’impresa privata. Questa collaborazione è fondamentale per mantenere l’Irst all’avanguardia nella ricerca e nelle terapie oncologiche.

La conferma del ministero della Salute non solo rafforza il prestigio dell’Irst, ma rappresenta anche un’opportunità per consolidare ulteriormente la rete oncologica in Romagna, promuovendo la ricerca e l’innovazione nel campo delle terapie avanzate.

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