Durante una recente puntata della trasmissione di Canale 5, il professor Broccolo ha illustrato le ragioni per cui l’antidoto è centralizzato a Pavia, da dove viene distribuito nelle diverse regioni italiane in base alle necessità. Il professore ha sottolineato che “questa procedura è adottata in tutto il mondo, non solo in Italia. Oltre alla questione della catena del freddo, che ogni centro può mantenere, ci sono considerazioni legate ai costi. Si tratta di un farmaco molto costoso e, per gestire 40 casi, dovremmo replicare le fiale in tutti gli ospedali, con scadenze piuttosto ravvicinate. Ciò comporterebbe costi enormemente elevati, mentre la logistica è affrontata attraverso il trasporto in elicottero.”
Magazzino di emergenza a Taranto
Il professor Broccolo ha anche aggiunto che esiste un magazzino di emergenza presso la base di Taranto, in quanto questa tossina potrebbe essere utilizzata come arma biologica. Ha spiegato che è fondamentale avere accesso a questo tipo di farmacia, poiché la tossina in questione è estremamente potente. “L’unico modo per prevenire l’ingestione di questa tossina è quello di aprire contenitori che siano stati preparati a livello industriale, poiché a casa non si possono garantire le stesse caratteristiche di sicurezza“, ha concluso il professore.
Importanza della gestione dell’antidoto
Queste informazioni evidenziano l’importanza della gestione e distribuzione dell’antidoto, nonché le misure di sicurezza necessarie per affrontare potenziali minacce biologiche. La centralizzazione a Pavia e la disponibilità di un magazzino a Taranto rappresentano strategie chiave per garantire una risposta rapida ed efficace in caso di emergenza.