Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’intensificazione delle ostilità in corso da parte di Israele nella Striscia di Gaza. Questo avviene mentre l’esercito israeliano ha avviato operazioni militari e prosegue con i bombardamenti, mirati a conquistare Gaza City. La situazione, secondo le parole di un portavoce dell’organizzazione, è considerata “inaccettabile”.
La realtà drammatica a Gaza
La realtà sul campo è drammatica. La crescente violenza a Gaza si traduce in un aumento dei morti, degli sfollati e della distruzione, creando un clima di panico tra la popolazione. “L’intensificazione delle ostilità a Gaza significa più morti, più sfollati, più distruzione e più panico”, ha dichiarato il portavoce, evidenziando la gravità della situazione.
Condizioni di vita e accesso ai beni essenziali
Gaza è descritta come uno spazio chiuso, dove la fuga è impossibile. L’accesso a beni essenziali come assistenza sanitaria, cibo e acqua potabile sta progressivamente diminuendo. La situazione è ulteriormente aggravata dal deterioramento della sicurezza per gli operatori umanitari, che si trovano ad affrontare condizioni sempre più pericolose nel tentativo di fornire aiuto.
Accesso agli ostaggi e crisi umanitaria
Dal 7 ottobre 2023, il CICR ha cercato, senza successo, di ottenere l’accesso agli ostaggi sequestrati da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi durante l’attacco a Israele. Attualmente, circa 49 ostaggi sono ancora trattenuti nella Striscia di Gaza, di cui 27 hanno già perso la vita. La crisi continua a evolversi, con crescenti richieste di intervento umanitario e di protezione per la popolazione civile.