Inizia l’offensiva terrestre di Israele a Gaza City: le operazioni militari sono attive

Rosita Ponti

Agosto 21, 2025

Israele ha dato il via a un piano per conquistare Gaza City, mobilitando un contingente di 130 mila riservisti. La decisione è stata presa in un contesto di crescente tensione e conflitto, con l’approvazione di una colonia che divide la Cisgiordania. Nella serata del 20 agosto 2025, i familiari degli ostaggi hanno marciato verso il confine della Striscia di Gaza per chiedere il rilascio dei loro cari.

Senatori usa chiedono intervento su accesso per i giornalisti a Gaza

Diciassette senatori statunitensi hanno indirizzato una lettera al segretario di Stato Marco Rubio, esprimendo la necessità di garantire accesso e protezione per i giornalisti nella Striscia di Gaza. I senatori, tra cui il democratico Bernie Sanders, hanno sottolineato che la censura della stampa e le minacce ai membri dei media sono inaccettabili, richiedendo al governo israeliano di proteggere i giornalisti e consentire loro di operare liberamente in un’area colpita da oltre 22 mesi di guerra. Nonostante le dichiarazioni del presidente Donald Trump riguardo alla sicurezza dei giornalisti, il recente attacco israeliano ha portato alla morte di diversi reporter, suscitando proteste internazionali.

Licenziamento di Shahed ghoreishi al Dipartimento di Stato

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha licenziato il suo addetto stampa senior per gli affari israeliani e palestinesi, Shahed Ghoreishi. Fonti riferiscono che la decisione è stata presa a seguito di disaccordi su questioni politiche fondamentali, tra cui il controverso piano di trasferimento di palestinesi dalla Striscia di Gaza. Ghoreishi era stato coinvolto in una disputa interna riguardante un comunicato che affermava che il governo non sostiene lo sfollamento forzato dei palestinesi.

Inizio dell’invasione terrestre di Gaza city

Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), il generale di brigata Effie Defrin, ha confermato che le operazioni per l’invasione terrestre di Gaza City sono iniziate. Le forze israeliane hanno già preso il controllo della periferia della città, avviando le prime fasi dell’attacco. Questo intervento militare rappresenta un passo significativo nel piano del governo israeliano di espandere il controllo su Gaza.

Richiesta di hamas per la fine della guerra

Il movimento palestinese Hamas ha chiesto ai mediatori di esercitare una forte pressione su Israele affinché ponga fine a quella che definisce una “guerra di sterminio” contro il popolo palestinese. In una dichiarazione, Hamas ha affermato che ogni responsabilità per le conseguenze dell’occupazione di Gaza City ricade non solo su Israele, ma anche sugli Stati Uniti. La richiesta è giunta in un momento in cui il governo israeliano ha approvato un piano per il controllo totale della città.

Critiche internazionali alle sanzioni usa contro i giudici della Corte penale internazionale

Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per le sanzioni imposte dagli Stati Uniti a due giudici della Corte Penale Internazionale (CPI), accusati di aver autorizzato indagini su crimini di guerra in relazione al conflitto a Gaza. Il portavoce dell’ONU, Stephane Dujarric, ha dichiarato che l’indipendenza giudiziaria è fondamentale e che tali misure minano la giustizia internazionale.

Accelerazione delle operazioni israeliane contro hamas

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato un’accelerazione delle operazioni per conquistare le ultime roccaforti di Hamas a Gaza. Le IDF hanno già iniziato a inviare lettere di coscrizione a decine di migliaia di riservisti, con ulteriori mobilitazioni previste. Questo intervento militare è accompagnato da proposte di tregua da parte di Hamas, sostenute da mediatori come Egitto e Qatar.

La situazione umanitaria a Gaza

L’ONU ha criticato l’inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza City, avvertendo che ciò comporterà ulteriori sofferenze per i civili. La situazione umanitaria è già critica, con un numero crescente di morti e feriti a causa della fame e della mancanza di accesso a cibo e cure mediche. Le Nazioni Unite hanno esortato a garantire l’accesso umanitario e a proteggere i diritti dei civili.

Richiesta di riconsiderare l’operazione a Gaza

Il Belgio ha invitato Israele a riconsiderare la sua decisione di lanciare un’operazione militare su larga scala a Gaza City, avvertendo che tale azione non farà altro che aggravare la crisi umanitaria. Il governo belga ha espresso preoccupazione per le conseguenze di un’offensiva su una popolazione già in difficoltà.

Le famiglie degli ostaggi chiedono un accordo

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno organizzato una marcia verso il confine della Striscia di Gaza, chiedendo un accordo per il rilascio dei loro cari e la fine della guerra. La manifestazione è stata un segnale forte della pressione sociale sul governo israeliano affinché si arrivi a una soluzione pacifica.

La situazione in Gaza continua a evolversi, con le tensioni tra Israele e Hamas che si intensificano, e i rischi per la popolazione civile che aumentano. Le richieste di tregua e di protezione dei diritti umani si fanno sempre più pressanti, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione.

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