La crescita economica dell’area euro è attesa in rallentamento nel terzo trimestre del 2025, a causa delle conseguenze legate all’imposizione di dazi. Questo è quanto dichiarato dalla Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, durante un intervento tenutosi a Ginevra. Secondo Lagarde, la firma di nuovi accordi commerciali non ha contribuito a ridurre l’incertezza economica.
Proiezioni economiche e inflazione
La BCE si prepara a considerare le ripercussioni delle intese tra Unione Europea e Stati Uniti nelle proiezioni economiche che verranno presentate a settembre. Questi elementi influenzeranno le decisioni che verranno prese a Francoforte nei prossimi mesi. Per il momento, l’inflazione non sembra destare preoccupazioni. Secondo i dati di Eurostat, il tasso di inflazione nell’eurozona a luglio si è mantenuto stabile al 2%, lo stesso livello registrato a giugno.
Incontro annuale di Jackson Hole
L’attenzione degli analisti e dei banchieri centrali è ora rivolta all’incontro annuale di Jackson Hole, che si svolgerà nel Wyoming. Durante questo evento, venerdì prossimo, interverrà per l’ultima volta nel suo mandato l’attuale Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Gli investitori seguiranno con interesse l’evento, cercando segnali sul futuro andamento dei tassi d’interesse.
Pressione sulla Federal Reserve
La Federal Reserve si trova sotto pressione, in particolare da parte dell’ex Presidente Donald Trump, che ha richiesto un abbassamento dei tassi d’interesse. Inoltre, la Fed dovrà affrontare le conseguenze dei dazi, attualmente assorbiti dagli importatori statunitensi, ma che potrebbero avere un impatto sui consumatori all’inizio del 2026. Trump ha anche chiesto le dimissioni di Lisa Cook, membro del Consiglio dei Governatori della Fed, la cui condotta è attualmente sotto esame da parte di un’agenzia federale per presunti illeciti legati ai mutui.