Trump dispiega navi al largo del Venezuela e prevede l’invio di 4000 marines

Veronica Robinson

Agosto 21, 2025

Il 19 agosto 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avviato l’invio di tre navi da guerra al largo delle coste del Venezuela, come parte di un’operazione mirata a combattere il traffico di droga. Questa iniziativa arriva in un contesto di crescente tensione tra Washington e il governo del presidente venezuelano, Nicolas Maduro. Fonti anonime all’interno dell’amministrazione statunitense hanno confermato che i tre cacciatorpediniere lanciamissili di classe Aegis sono stati diretti verso le acque venezuelane. Inoltre, si è appreso che Washington sta considerando l’invio di 4.000 Marines nella regione per intensificare le operazioni.

Determinazione della Casa Bianca

La Casa Bianca ha chiarito che Trump è determinato a utilizzare “ogni elemento” a disposizione per fermare il traffico di droga proveniente dal Venezuela. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha sottolineato che il presidente è pronto a mobilitare tutte le risorse americane per prevenire l’invasione di droga nel Paese e per garantire che i responsabili siano portati davanti alla giustizia. Leavitt ha descritto il regime di Maduro come un vero e proprio “cartello del narcotraffico”, affermando che il leader venezuelano non è un presidente legittimo, ma un latitante accusato di traffico di droga negli Stati Uniti.

Risposta di Maduro

In risposta a queste affermazioni e alle crescenti pressioni statunitensi, Maduro ha annunciato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani in tutto il territorio venezuelano come misura di difesa contro le minacce percepite da parte degli Stati Uniti. Recentemente, gli Stati Uniti hanno raddoppiato la taglia per la cattura di Maduro, portandola a 50 milioni di dollari, un chiaro segnale delle intenzioni di Washington nei confronti del controverso leader di sinistra.

Situazione attuale e tensioni

La situazione attuale riflette un’escalation delle tensioni tra i due Paesi, con il governo statunitense che continua a non riconoscere le ultime elezioni vinte da Maduro e lo accusa di essere a capo di un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di cocaina, nota come Cartel de los Soles. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per la stabilità della regione e per le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Venezuela.

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