Caldo estremo mette a rischio la salute di 2,4 miliardi di lavoratori

Rosita Ponti

Agosto 22, 2025

Sono circa 2,4 miliardi i lavoratori nel mondo che affrontano rischi significativi per la propria salute a causa delle alte temperature, un fenomeno che causa annualmente 22,85 milioni di infortuni sul lavoro. Questi dati emergono da un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), supportato da recenti studi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Le temperature estreme, che hanno raggiunto punte di 40 e persino 50 gradi nei mesi recenti, rappresentano una minaccia non solo per la popolazione generale, ma in modo particolare per i lavoratori esposti al caldo, sia all’aperto che in ambienti chiusi.

Le conseguenze del caldo sui lavoratori

I rischi per la salute dei lavoratori sono molteplici e comprendono colpi di calore, disidratazione, disfunzioni renali e disturbi neurologici. Inoltre, si stima che la produttività dei lavoratori possa diminuire del 2-3% per ogni grado di temperatura che supera i 20 gradi. La situazione è diventata particolarmente critica dopo che il 2024 è stato registrato come l’anno più caldo di sempre, e il 2025 si sta rivelando ancora più caldo della media storica. Il rapporto sottolinea l’urgenza di adottare misure immediate per mitigare gli effetti dello stress da calore sui lavoratori a livello globale.

Le dichiarazioni degli esperti

Jeremy Farrar, vicedirettore generale dell’OMS per la promozione della salute, ha affermato che “lo stress da calore sta già compromettendo la salute e i mezzi di sussistenza di miliardi di lavoratori, in particolare nelle comunità più vulnerabili“. Le due organizzazioni hanno presentato una guida con raccomandazioni specifiche, tra cui l’implementazione di piani e avvisi personalizzati che considerino i modelli meteorologici, un’attenzione particolare verso le popolazioni più a rischio, e la formazione dei soccorritori sui sintomi dello stress da calore. Sono state suggerite anche soluzioni pratiche che siano convenienti e sostenibili dal punto di vista ambientale, oltre a ulteriori ricerche per migliorare l’efficacia delle misure di salute sul lavoro.

Un appello all’azione coordinata

Joaquim Pintado Nunes, direttore dell’ILO per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha sottolineato la necessità di un’azione urgente e coordinata per proteggere la salute, la sicurezza e la dignità dei più di 2,4 miliardi di lavoratori esposti al caldo eccessivo. Ko Barrett, vice segretario generale dell’OMM, ha evidenziato che “lo stress da calore professionale è diventato una sfida sociale globale“, non limitata ai paesi equatoriali, come dimostrato dalla recente ondata di caldo in Europa. La protezione dei lavoratori dalle temperature estreme è quindi vista non solo come un imperativo sanitario, ma anche come una necessità economica.

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