La televisione di Stato della Corea del Nord ha trasmesso oggi immagini di una serie di cerimonie guidate da Kim Jong-un in omaggio ai soldati nordcoreani deceduti nel conflitto a fianco della Russia contro l’Ucraina, in particolare nella regione di Kursk.
Le cerimonie e il rispetto per i caduti
Le riprese mostrano Kim mentre depone un mazzo di fiori davanti a un muro commemorativo con i ritratti dei caduti, si inchina in segno di rispetto e abbraccia i familiari di un soldato, commuovendosi fino alle lacrime.
I discorsi di Kim Jong-un
Nei discorsi, trasmessi dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna, il leader ha descritto i militari caduti come “nobili figure” e “grandi eroi e patrioti” che hanno sacrificato la loro vita per la “grande vittoria e la gloria” dell’Esercito popolare di Corea. Ha chiesto perdono alle famiglie “per non aver potuto proteggere i loro preziosi figli”. Durante le cerimonie, ha conferito a diversi comandanti e soldati il titolo di “Eroe della Repubblica Popolare Democratica di Corea” e ha fatto collocare medaglie accanto ai ritratti dei caduti.
Le perdite umane e l’intelligence sudcoreana
Secondo quanto riportato dall’intelligence sudcoreana ad aprile, circa 600 soldati nordcoreani hanno perso la vita e oltre 4.000 sono rimasti feriti sul campo di battaglia, su un contingente stimato tra i 12.000 e i 15.000 uomini inviati da Pyongyang dall’autunno del 2023. Le perdite riconosciute da Kim rappresentano una rara ammissione del costo umano di un’operazione che i media ufficiali definiscono “conclusa vittoriosamente”.
Invio di lavoratori e ingegneri
Fonti russe hanno riferito che la Corea del Nord, oltre a inviare truppe e armi convenzionali, intende inviare ulteriori 5.000 lavoratori militari e 1.000 ingegneri nella regione di Kursk per contribuire alla ricostruzione.
La narrativa ufficiale e il sostegno a Mosca
Le cerimonie funebri e di commemorazione, tra cui un imponente funerale notturno, hanno ribadito la narrativa ufficiale di sostegno “incrollabile” a Mosca, presentando i caduti come simboli dell’onore nazionale e del futuro stesso dello Stato nordcoreano.