Giudice statunitense dispone la chiusura del parco Alligator Alcatraz

Rosita Ponti

Agosto 22, 2025

Un giudice federale di Miami ha disposto la chiusura del controverso carcere per immigrati noto come “Alligator Alcatraz” entro due mesi. La decisione, riportata dal Guardian, vieta l’ingresso di nuovi detenuti nella struttura durante il processo di chiusura. La sentenza è stata emessa dalla giudice distrettuale Kathleen Williams, che si è basata su un’ordinanza restrittiva temporanea emessa due settimane fa, la quale ha bloccato ulteriori lavori di costruzione del centro.

La decisione e il suo impatto

La giudice ha evidenziato che la struttura arreca danni gravi e irreparabili alle delicate Everglades della Florida. Questa decisione segna una vittoria significativa per una coalizione di gruppi ambientalisti e per una tribù di nativi americani, che hanno intentato causa contro lo Stato della Florida e il governo federale. Williams ha concordato sul fatto che la “frettolosa costruzione” della prigione, allestita in un aeroporto dismesso a partire dalla fine di giugno, ha compromesso le fragili zone umide di una riserva nazionale e ha messo ulteriormente a rischio specie protette a livello federale.

Reazioni alla sentenza

Eve Samples, direttrice esecutiva di Friends of the Everglades, uno dei gruppi coinvolti nella causa, ha dichiarato che si tratta di una “vittoria storica” per le Everglades e per innumerevoli americani che credono che questa natura selvaggia in pericolo debba essere protetta, non sfruttata”.

Conseguenze per il programma di detenzione

La decisione del giudice rappresenta un duro colpo per il programma di detenzione e deportazione dell’amministrazione Trump. Il presidente ha descritto il campo, che ha recentemente ospitato fino a 1.400 detenuti, come una prigione per “alcune delle persone più crudeli del pianeta”. Tuttavia, è importante notare che molti degli individui detenuti non hanno precedenti penali né procedimenti legali pendenti a loro carico.

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