Il dottor Paolo Meo, alla guida del Polo Malattie Infettive della Clinica del Viaggiatore Artemisia Lab a Cesmet, ha lanciato un allerta cruciale riguardo alla sicurezza alimentare in Italia. Durante un intervento tenutosi il 22 agosto 2025, il medico ha richiamato l’attenzione dei cittadini sui rischi associati al botulismo, una malattia potenzialmente mortale che ha già provocato quattro decessi e numerosi ricoveri in Sardegna e Calabria, a causa del consumo di alimenti contaminati.
Il dottor Meo ha evidenziato l’importanza di controllare attentamente la provenienza degli alimenti, esortando: “È meglio rinunciare a un barattolo di dubbia origine piuttosto che mettere a rischio la propria vita”. La tossina botulinica, responsabile di questa grave intossicazione, è particolarmente insidiosa poiché non altera né il sapore né l’odore del cibo. Anche un piccolo errore nella preparazione o nella conservazione può trasformare un alimento apparentemente innocuo in un serio pericolo per la salute.
Identificazione dei sintomi del botulismo
I segni di intossicazione da tossina botulinica possono manifestarsi anche poche ore dopo aver consumato cibi contaminati. Tra i sintomi iniziali, il dottor Meo ha elencato nausea, vomito, visione doppia, abbassamento delle palpebre, difficoltà nel parlare e nella deglutizione, e secchezza della bocca. Nei casi più gravi, la tossina può causare la paralisi dei muscoli, compromettendo la respirazione. In presenza di sintomi sospetti, è fondamentale recarsi al pronto soccorso e fornire informazioni dettagliate su ciò che è stato consumato. Una diagnosi tempestiva e l’amministrazione dell’antidoto possono rivelarsi determinanti per salvare la vita.
Strategie preventive contro l’intossicazione alimentare
Per minimizzare il rischio di intossicazione, il dottor Meo ha suggerito alcune pratiche fondamentali. È essenziale sterilizzare con attenzione vasetti e conserve fatte in casa, evitare di consumare alimenti con coperchi gonfi, odori strani o muffe, e acquistare solo prodotti con etichette chiare da produttori affidabili. Inoltre, è importante cuocere bene gli alimenti conservati prima di mangiarli e prestare attenzione a cibi scaduti o comprati da venditori ambulanti non controllati.
Tra le conserve più a rischio, il medico ha menzionato funghi sott’olio, olive in acqua, cime di rapa sott’olio, insaccati e alcune conserve di pesce. Al contrario, marmellate, composte di frutta, passate di pomodoro e conserve sott’aceto o in salamoia, se preparate correttamente, risultano essere più sicure. I prodotti industriali controllati e pastorizzati rappresentano un’alternativa affidabile per garantire la sicurezza alimentare.
Il messaggio del dottor Meo è chiaro: la prevenzione è cruciale per evitare gravi conseguenze legate al consumo di alimenti contaminati. La sicurezza alimentare inizia dalle scelte quotidiane che ogni individuo compie in cucina.