Donald Trump ha dichiarato che entro due settimane si saprà se ci saranno possibilità di pace nel conflitto tra Russia e Ucraina. Nel frattempo, un arresto in Italia ha sollevato preoccupazioni relative all’attentato ai gasdotti Nord Stream. La situazione geopolitica si complica ulteriormente con le tensioni sulle garanzie di sicurezza richieste da Kiev e il rifiuto di Mosca di accettare la presenza di truppe europee in Ucraina.
Divieto di diffusione delle notizie sui negoziati
Il 20 luglio 2025, il direttore della National Intelligence statunitense, Tulsi Gabbard, ha emesso una direttiva che vieta alle agenzie di intelligence americane di condividere informazioni sui negoziati tra Russia e Ucraina con i servizi di alcuni Paesi alleati. Questa decisione coinvolge i membri della Five Eyes Alliance, comprendente Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda. La mancanza di trasparenza potrebbe influenzare le dinamiche diplomatiche in corso.
Le rigidità di Mosca e Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha indicato che Svizzera, Austria o Turchia potrebbero essere sedi per un incontro con Vladimir Putin, ma le recenti dichiarazioni mostrano un irrigidimento delle posizioni. Gli Stati Uniti, rappresentati da Trump, potrebbero riconsiderare il loro ruolo di mediatori. Le garanzie di sicurezza richieste da Kiev restano un nodo cruciale, con Zelensky che prevede un possibile accordo entro 7-10 giorni. Tuttavia, Mosca, attraverso il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, ha dichiarato inaccettabile la presenza di truppe europee in Ucraina, ritenendo che l’idea sia un tentativo di attirare attenzione.
Il ruolo dell’Ungheria nei colloqui di pace
L’Ungheria ha offerto di ospitare i colloqui di pace, ma il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha smentito che ci siano state telefonate tra Trump e il premier ungherese Viktor Orbán riguardo all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Zelensky si è mostrato scettico sull’idea di tenere l’incontro a Budapest, preferendo sedi più neutrali. La posizione ungherese resta contraria all’ingresso dell’Ucraina nell’UE, complicando ulteriormente le dinamiche diplomatiche.
Le dichiarazioni dell’ONU sugli attacchi russi
Il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha condannato gli attacchi russi in Ucraina, sottolineando che tali azioni minano gli sforzi diplomatici in corso. Guterres ha ribadito che gli attacchi contro civili e infrastrutture civili sono vietati dal diritto internazionale e devono cessare immediatamente.
La situazione sul campo
Il 21 agosto 2025, l’aeronautica militare ucraina ha segnalato un attacco notturno russo che ha coinvolto centinaia di droni e missili. Le forze ucraine hanno affermato di aver abbattuto molti degli attacchi, ma la situazione resta critica, con un aumento delle tensioni lungo il fronte. Zelensky ha avvertito che entrambe le parti si stanno preparando per ulteriori combattimenti.
Il recente arresto in Italia
Un cittadino ucraino, identificato come Serhii K., è stato arrestato in Italia per il suo presunto coinvolgimento negli attacchi ai gasdotti Nord Stream. Le autorità tedesche hanno emesso un mandato d’arresto, confermando che l’arresto è avvenuto sulla base di indagini internazionali. Questo sviluppo ha sollevato interrogativi sulla sicurezza energetica in Europa e sulle implicazioni geopolitiche dell’operazione.
La situazione continua a evolversi, con la comunità internazionale che osserva attentamente le mosse di tutti i protagonisti coinvolti nel conflitto.