Se senti odore di marcio in casa, non ignorarlo: ecco cosa può nascondersi davvero

Casa

Cattivo odore in casa? Potrebbe essere qualcosa di più grave di quanto pensi-rcovid19.it

Lorenzo Fogli

Agosto 22, 2025

Non è solo una questione di cattivo odore: l’ambiente domestico può nascondere problemi gravi per la salute e la struttura dell’abitazione

Sentire all’improvviso un odore di marcio in casa è una di quelle esperienze che mettono subito in allerta. Non si tratta solo di una questione olfattiva: molto spesso è il segnale di qualcosa che non va sotto la superficie, e che potrebbe diventare pericoloso per la salute o danneggiare i materiali della casa.

La puzza può ricordare la putrefazione, la muffa bagnata o il legno che marcisce, e spesso spinge a cercare subito l’origine. In certi casi si tratta di un fenomeno temporaneo, ma in altri è il sintomo di un problema nascosto e potenzialmente serio. Per questo è importante capire da dove arriva, prima che peggiori.

Le cause più comuni e quando c’è da preoccuparsi davvero

Uno dei motivi principali dell’odore di marcio è la presenza di muffa in ambienti chiusi, umidi e poco arieggiati. Quando funghi e batteri si sviluppano dietro un muro, sotto il pavimento o in un’intercapedine, rilasciano composti organici volatili che emanano una fragranza sgradevole. A volte si tratta di muffa invisibile, che si manifesta solo con l’odore prima ancora che si veda.

Cattivo odore
I cattivi odori potrebbero essere un campanello d’allarme. Non sottovalutarli-rcovid19.it

Altra causa frequente sono gli scarichi. Se un sifone è vuoto, intasato o mal funzionante, può risalire un odore che ricorda la fogna. L’acqua stagnante nei tubi, i residui organici e il calcare creano un ambiente ideale per la putrefazione di materiale biologico. Anche piccole perdite d’acqua possono causare danni importanti nel tempo: se l’umidità si infiltra nei muri o nel legno, la degradazione produce gas maleodoranti difficili da rimuovere.

Non bisogna però sottovalutare l’aspetto sanitario. Le spore di muffa e i batteri anaerobi possono avere effetti diretti sulla salute, soprattutto per i più vulnerabili come bambini, anziani o persone con fragilità respiratorie. A lungo andare, l’esposizione può provocare asma, irritazioni o reazioni sistemiche.

Inoltre, se il cattivo odore è persistente e non si riesce a localizzarne l’origine, bisogna considerare anche un’altra ipotesi: quella clinica. In alcune situazioni, è la persona stessa che percepisce odori che non ci sono. È il caso della cacosmia o della fantosmia, disturbi legati a infezioni dei seni nasali, problemi neurologici iniziali (come il morbo di Alzheimer) o anche effetti collaterali di farmaci. Se si è gli unici in casa a sentire l’odore, e nessuna fonte concreta viene trovata, è necessario rivolgersi a un medico.

Come individuare la causa e intervenire in modo efficace

Il primo passo è osservare con attenzione i punti della casa più esposti a umidità o condensa: bagno, cucina, scantinati, angoli poco arieggiati. Cercare macchie, pareti bagnate o acqua stagnante può aiutare a individuare l’origine. Se il problema è negli scarichi, svuotare e pulire i sifoni può risolvere rapidamente.

Quando si sospetta la muffa, è importante ventilare bene gli ambienti, usare deumidificatori e ricorrere, se necessario, a prodotti antimuffa specifici. Ma se l’odore resta o se si sospettano danni strutturali — infiltrazioni nei muri o nei solai — è fondamentale chiamare un tecnico specializzato. Lasciar correre può portare a danni molto più gravi e a spese importanti per risanare l’edificio.

Anche la salute della famiglia deve essere monitorata: tosse, difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi o sintomi inspiegabili nei bambini o negli anziani possono essere legati alla qualità dell’aria in casa. Meglio non aspettare troppo, perché ciò che oggi sembra solo un odore fastidioso, domani potrebbe trasformarsi in un problema ben più serio.

×