Andreoni: tanti decessi, non si torna indietro sui vaccini

Veronica Robinson

Agosto 23, 2025

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive, ha espresso un forte appello a favore dell’obbligo vaccinale, definendo qualsiasi proposta di abolizione come “irresponsabile”. Durante un’intervista con il quotidiano La Repubblica, Andreoni ha chiarito che la questione non è di natura politica, ma riguarda la salvaguardia della popolazione, sottolineando che il vaccino rappresenta una garanzia fondamentale.

Dati a supporto della vaccinazione

I dati a supporto della vaccinazione sono chiari e dimostrano una significativa diminuzione di malattie come il tetano, una drastica riduzione dei casi di rosolia congenita, e un notevole calo delle ospedalizzazioni e della mortalità dovuta al morbillo. Andreoni ha evidenziato come queste patologie siano praticamente scomparse grazie all’efficacia dei vaccini. Ha citato anche l’epatite B, che in passato causava un numero elevato di casi di carcinoma e cirrosi in Italia. Oggi, il Paese è considerato un modello grazie all’obbligatorietà della somministrazione del vaccino, che ha portato alla quasi totale scomparsa dell’epatite tra i giovani. Anche la difterite tossinogenica ha visto un abbattimento dei casi. Andreoni ha avvertito che l’elenco dei successi vaccinali è lungo, così come quello dei fallimenti, come dimostrano gli oltre 1.700 casi di morbillo registrati negli Stati Uniti.

Libertà di scelta e sanità pubblica

In merito alla questione della libertà di scelta individuale, Andreoni ha ribadito che questo principio non si applica in ambito di sanità pubblica. Le decisioni prese in questo contesto sono sempre orientate verso il bene della comunità piuttosto che quello dell’individuo.

Esperienze personali e Covid-19

Nel corso della sua carriera, il medico ha assistito a molte perdite di vite umane a causa di patologie che avrebbero potuto essere evitate con la vaccinazione. Ha citato l’ultima esperienza legata al Covid-19, definita devastante, come un chiaro esempio delle conseguenze che possono derivare dalla diffusione di malattie prevenibili.

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