Leoncavallo: Bisio chiede al Comune di Milano di evitare lo sfratto del centro sociale

Rosita Ponti

Agosto 23, 2025

Il comico e conduttore televisivo, Claudio Bisio, ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo alla situazione del Leoncavallo durante un’intervista rilasciata a la Repubblica. Bisio, nato nel 1957 e coetaneo di Fausto e Iaio, vittime di un attentato fascista, ha ricordato il clima di mobilitazione che si era creato dopo la loro morte. “Il giorno dopo siamo scesi tutti in piazza. È uno scandalo che, dopo tanti anni, non ci siano ancora i nomi dei responsabili”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza della memoria storica.

Situazione attuale del leoncavallo

L’attuale situazione del Leoncavallo è per lui una “prova di forza”, come ha descritto l’operazione di sfratto che ha coinvolto il centro sociale. “Con tutti quei poliziotti e nessuno dentro, fa ridere e fa piangere”, ha commentato. Bisio ha espresso la sua speranza che il Comune di Milano si impegni a preservare questa storica realtà culturale, suggerendo che, se necessario, il Leoncavallo potrebbe trovare una nuova sede, ma “non deve finire”.

Importanza della cultura

Il comico ha sottolineato l’importanza della cultura come investimento, citando esempi di altre città italiane dove le amministrazioni hanno dimostrato impegno nel sostenere iniziative culturali. “Tutto deve avvenire nella legalità, con concessioni regolari”, ha aggiunto, facendo riferimento a problematiche più ampie legate alla gestione degli spazi pubblici.

Esperienza personale al leoncavallo

Bisio ha anche condiviso la sua esperienza personale legata al Leoncavallo, sottolineando che “la creatività e l’arte non vengono sempre dall’alto” e che le opere artistiche non nascono solo nei luoghi istituzionali. “Le vie dell’arte sono infinite. Se c’è gente civile che fa cose belle, perché tarpargli le ali?”, ha affermato, riconoscendo il Leoncavallo come una “factory” che ha dato spazio a artisti e ha prodotto eventi culturali significativi.

Invito al ministro giuli

Infine, ha invitato il ministro Giuli a visitare il centro sociale per comprendere meglio la sua essenza, oltre l’apparenza di “muri sporchi”. Bisio ha voluto richiamare l’attenzione sull’arte che si può trovare anche nei murales dei sotterranei, sottolineando la ricchezza culturale che il Leoncavallo rappresenta.

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