Una giovane di 17 anni è riuscita a sfuggire a una situazione di **violenza** grazie a un gesto di **emergenza**, il cosiddetto “signal for help”. L’episodio si è verificato il 15 marzo 2025, nei pressi di una fermata del **bus** tra **Cologno Monzese** e **Vimodrone**, nel **Milanese**. La ragazza, dopo essere caduta in strada, è stata avvicinata da un **uomo** di 30 anni di origine **nordafricana**, il quale ha offerto il suo aiuto portandola in un **parco** nelle vicinanze.
La degenerazione della situazione
Una volta nel **parco**, la situazione è rapidamente degenerata. L’uomo ha iniziato a **palpeggiare** la giovane, provocando la sua reazione disperata. In un momento di lucidità, la ragazza ha deciso di utilizzare il **segnale** di **emergenza**, un gesto che consiste nel chiudere le dita attorno al **pollice**, per comunicare la sua necessità di aiuto. Questo segnale è stato notato da una **passante**, che ha immediatamente compreso la gravità della situazione.
Intervento delle forze dell’ordine
La **donna**, rendendosi conto del pericolo, ha avvertito il **marito**, il quale ha contattato i **carabinieri**. Grazie a questa tempestiva segnalazione, le **forze dell’ordine** sono intervenute rapidamente, arrestando l’uomo e mettendo in salvo la ragazza. L’episodio ha sollevato un’importante discussione sulla necessità di sensibilizzare la **popolazione** riguardo ai **segnali** di aiuto in situazioni di **violenza** e **abuso**, sottolineando l’importanza della **solidarietà** tra cittadini nel prevenire reati di questo tipo.