Dieta mediterranea contro la demenza: benefici per le persone vulnerabili

Veronica Robinson

Agosto 25, 2025

La dieta mediterranea si conferma un alleato prezioso nella lotta contro la demenza. Secondo uno studio recentemente pubblicato su Nature Medicine, le persone che presentano un elevato rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer possono trarre significativi benefici seguendo questo tipo di alimentazione, registrando una diminuzione del rischio di demenza.

Ricerca condotta da esperti

La ricerca è stata condotta da un team di esperti della Mass General Brigham, della Harvard T.H. Chan School of Public Health, del Broad Institute of MIT e della Harvard University di Boston. Il primo autore dello studio, Yuxi Liu, sottolinea come la dieta mediterranea sia l’unico regime alimentare dimostrato capace di apportare benefici cognitivi in un contesto clinico. L’Alzheimer, noto per la sua forte componente genetica, ha un’ereditabilità stimata fino all’80%. Gli epidemiologi hanno quindi voluto esplorare se la dieta mediterranea potesse esercitare un effetto protettivo anche su coloro che presentano un rischio genetico di sviluppare la malattia.

Il gene APOE e il rischio di Alzheimer

Un gene di particolare interesse è l’apolipoproteina E (APOE), considerato il principale fattore di rischio genetico per l’Alzheimer, specialmente nella sua forma più comune che si manifesta in età avanzata. Le persone portatrici di una copia della variante APOE4 presentano un rischio di sviluppare l’Alzheimer che è da 3 a 4 volte superiore rispetto a chi non ha questa variante. Coloro che possiedono due copie della variante APOE4 hanno un rischio 12 volte maggiore di sviluppare la malattia.

Analisi dei dati e risultati

Il team di ricerca ha esaminato i dati di 4.215 donne e ha convalidato i risultati analizzando informazioni simili relative a 1.490 uomini. I ricercatori hanno monitorato le abitudini alimentari nel tempo, effettuando esami del sangue periodici. I dati genetici sono stati utilizzati per valutare il rischio di Alzheimer per ciascun partecipante. È emerso che coloro che seguivano una dieta simile a quella mediterranea mostravano un rischio ridotto di sviluppare demenza e un declino cognitivo più lento. L’effetto protettivo della dieta si è rivelato particolarmente significativo nel gruppo ad alto rischio con due copie di APOE4, suggerendo che l’alimentazione possa contribuire a compensare il rischio genetico.

Strategie alimentari e prevenzione

“Questi risultati indicano che strategie alimentari, in particolare la dieta mediterranea, potrebbero essere efficaci nel ridurre il rischio di declino cognitivo e nella prevenzione della demenza”, ha dichiarato Liu. “Questa raccomandazione potrebbe risultare ancora più cruciale per le persone a rischio elevato”.

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