Le autorità sanitarie statunitensi hanno recentemente sospeso l’autorizzazione per il vaccino contro la chikungunya, sviluppato dal laboratorio franco-austriaco Valneva. Questa decisione è stata presa a seguito di nuovi casi di effetti collaterali segnalati. Valneva ha comunicato che la sospensione è immediata e comporta la sospensione della spedizione e della vendita di Ixchiq, il nome commerciale del vaccino, negli Stati Uniti. La questione è particolarmente delicata, considerando che il trattamento era già stato sospeso in primavera per gli anziani all’interno dell’Unione Europea prima di ricevere nuovamente l’autorizzazione.
Casi in Italia: il quinto caso nel veronese e 41 a Modena
Nel frattempo, in Italia, è stato registrato il quinto caso di infezione da virus chikungunya nella provincia di Verona, precisamente nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Questo è il secondo caso accertato in poche ore nella stessa area. La conferma è arrivata dal Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Ulss 9 Scaligera, che ha identificato il paziente come un 60enne di ritorno da viaggi all’estero in paesi tropicali, noti per essere a rischio contagio. In risposta alla situazione, il sindaco Roberto Zorzi ha emesso un’ordinanza per avviare la disinfestazione in 23 vie della frazione di Domegliara.
Situazione a Modena: 41 casi accertati
In provincia di Modena, sono stati confermati 41 casi di chikungunya, coinvolgendo 16 uomini e 25 donne, con un’età compresa tra i 14 e i 98 anni. Fortunatamente, nessuno è in gravi condizioni di salute, secondo quanto riportato dall’Ausl. La maggior parte dei casi è concentrata nel comune di Carpi, che ha registrato 36 infezioni, mentre altri casi sono stati segnalati nei comuni di Modena, San Prospero, Concordia sulla Secchia e Soliera (frazione di Limidi).
Le autorità locali hanno rassicurato che i casi emersi nei comuni di Modena e Soliera non presentano più rischi di trasmissione del virus alle zanzare. In particolare, i contagi a Carpi sono stati identificati grazie a un’attività di monitoraggio attivo, che ha incluso prelievi e sensibilizzazione della popolazione e del personale sanitario. Dall’indagine epidemiologica, ancora in corso, è emerso che i contagiati non sono rientrati da viaggi all’estero, ad eccezione di un caso residente a Modena. I comuni coinvolti, sia per residenza che per lavoro dei casi, hanno già avviato o intensificato gli interventi di disinfestazione straordinaria, sia adulticidi che larvicidi, in conformità con il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2025.