Gli attacchi aerei condotti dalle forze israeliane sull’ospedale Nasser, situato a Gaza, hanno provocato la morte di almeno 15 persone, tra cui quattro professionisti dell’informazione. Tra le vittime spicca Hussam al-Masri, collaboratore esterno della Reuters, che ha perso la vita nel primo bombardamento. Un altro giornalista, il fotografo Hatem Khaled, anch’egli associato alla Reuters, ha riportato ferite in un secondo attacco avvenuto successivamente.
Testimonianze sul secondo attacco
Testimoni oculari hanno riferito che il secondo attacco si è verificato mentre soccorritori, giornalisti e altre persone si erano precipitati sul luogo del primo bombardamento, cercando di prestare aiuto. La trasmissione in diretta della Reuters dall’ospedale, gestita proprio da al-Masri, si è interrotta bruscamente nel momento in cui si è verificato l’attacco iniziale, come evidenziato dalle immagini fornite dalla Reuters.
Identità delle vittime
Le autorità sanitarie di Gaza hanno confermato l’identità degli altri tre giornalisti deceduti: Mariam Abu Dagga, Mohammed Salama e Moaz Abu Taha. Questi eventi tragici evidenziano le gravi conseguenze del conflitto in corso e l’impatto devastante che ha sulla vita di coloro che operano nel settore dell’informazione e della salute nella regione.