Lavrov: “Zelensky privo di legittimità. Inopportuno l’incontro”

Veronica Robinson

Agosto 25, 2025

Il 12 marzo 2025, il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, ha rilasciato un’intervista alla NBC, riportata in modo significativo da RIA Novosti. Durante la conversazione, Lavrov ha affrontato numerose questioni rilevanti, tra cui lo status giuridico di Volodymyr Zelensky, le controversie territoriali, le garanzie di sicurezza e gli obiettivi strategici della Russia, nonché le condizioni necessarie affinché l’Ucraina possa continuare a esistere.

L’attacco di Lavrov a Zelensky

Nel corso dell’intervista, Lavrov ha espresso posizioni critiche nei confronti di Zelensky, dichiarando che “Zelensky non è più legittimato a firmare accordi legali riguardanti l’Ucraina“. Questa affermazione ha portato il ministro a ritenere che non sia opportuno organizzare un incontro che possa dare al presidente ucraino l’opportunità di rivendicare la sua legittimità. Tuttavia, Lavrov ha aggiunto che “Putin è disponibile a incontrare Zelensky se quest’ultimo presentasse un’agenda presidenziale seria“.

Le incertezze sull’incontro

Lavrov ha anche messo in discussione la necessità di un incontro, affermando che, a seguito delle recenti dichiarazioni di Zelensky, “non è chiaro perché tale incontro debba avvenire“. Il ministro ha sottolineato che il presidente ucraino ha rifiutato di discutere questioni territoriali, ha mantenuto il suo desiderio di entrare nella NATO e non ha mostrato intenzione di ripristinare i diritti della popolazione russofona.

Lavrov ha chiarito che la proposta russa di elevare il livello dei capi delegazione è mirata a risolvere questioni specifiche da sottoporre all’attenzione di Putin e Zelensky. Ha confermato che le delegazioni di Russia e Ucraina si sono già incontrate e continueranno a farlo a Istanbul per discutere questioni politiche, militari e umanitarie. Tuttavia, il ministro degli Esteri ucraino ha fatto notare che la parte ucraina non ha ancora risposto alla proposta di creare tre gruppi di lavoro separati in aree distinte.

Obiettivi della Russia in Ucraina

Riguardo agli obiettivi della Russia nel conflitto ucraino, Lavrov ha dichiarato che la Russia mira a eliminare qualsiasi minaccia alla propria sicurezza proveniente dall’Ucraina e a proteggere i diritti dei russi etnici e dei russofoni che si identificano con la cultura russa. Ha affermato: “L’Ucraina deve mantenere uno status neutrale e non allineato, rimanendo uno stato non nucleare“. Lavrov ha insistito sul fatto che Mosca non è interessata ai territori, ma si preoccupa del destino delle persone che vivono nel Donbass e in Novorossiya.

Il ministro ha proseguito, affermando che l’Ucraina ha il diritto di esistere a condizione che “liberi” le persone che sono state etichettate come “terroristi“, ossia coloro che, attraverso vari referendum in Novorossiya, nel Donbass e in Crimea, hanno scelto di far parte della cultura russa.

Garanzie di sicurezza e relazioni internazionali

Lavrov ha infine trattato le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, sottolineando la necessità di un consenso che rispetti gli interessi fondamentali della Russia. Ha evidenziato l’importanza di concentrarsi sui progressi dei colloqui di Istanbul del 2022, rifiutando che le questioni di sicurezza collettiva vengano trattate senza il coinvolgimento russo. Secondo il ministro, l’Occidente sta cercando di rafforzare la sicurezza dell’Ucraina contro la Russia e sarebbe pronto a inviare forze di occupazione sul territorio ucraino per contenere Mosca, ma ha ribadito che questa non è la via corretta da seguire.

Infine, Lavrov ha parlato del rapporto tra Putin e Trump, affermando che entrambi si rispettano e proteggono gli interessi nazionali dei rispettivi Paesi. Ha denunciato le distorsioni riguardanti le dichiarazioni fatte dai presidenti di Russia e Stati Uniti durante un incontro in Alaska, sottolineando le tensioni persistenti tra Ucraina e Unione Europea.

×