Attacco aereo israeliano sull’ospedale Nasser: 20 vittime e giornalisti colpiti

Veronica Robinson

Agosto 26, 2025

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha ribadito l’importanza di proteggere gli ospedali e i giornalisti, affermando che non devono mai essere considerati bersagli durante i conflitti. Queste dichiarazioni arrivano dopo un attacco aereo israeliano che ha colpito l’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, il 25 agosto 2025, provocando la morte di almeno venti persone, tra cui cinque reporter. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito l’incidente un “tragico errore”, mentre Al Jazeera ha denunciato che, dall’inizio del conflitto, 278 giornalisti sono stati uccisi.

Condanna dell’Egitto per l’attacco a Khan Yunis

Il Ministero degli Esteri egiziano ha espresso una ferma condanna per l’attacco aereo che ha colpito l’ospedale Nasser, sottolineando che l’azione ha causato la morte di civili e membri del personale sanitario. In un comunicato ufficiale, il governo del Cairo ha descritto l’operazione israeliana come un grave atto contro i diritti umani, evidenziando la necessità di proteggere le vite innocenti durante i conflitti.

Proteste in Israele per il rilascio degli ostaggi

Il 25 agosto, in Israele, è iniziata una giornata di proteste indetta dal Forum dei familiari degli ostaggi, con l’obiettivo di esercitare pressione sul governo affinché raggiunga un accordo per la fine della guerra a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Le manifestazioni sono cominciate alle 6:29, orario in cui Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023, con la srotolamento di bandiere israeliane fuori dall’ambasciata statunitense a Tel Aviv. I partecipanti hanno affermato che la situazione è insostenibile e che è necessario un intervento immediato.

Il fondo sovrano norvegese si ritira da Caterpillar

Il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo, ha annunciato il 25 agosto 2025 di aver venduto la sua partecipazione in Caterpillar, citando violazioni dei diritti umani a Gaza. Questa decisione è stata presa su raccomandazione del Consiglio Etico del fondo, che ha evidenziato come i bulldozer dell’azienda vengano utilizzati per distruzioni illegali di proprietà palestinesi. Il fondo ha anche annunciato il ritiro da cinque banche israeliane accusate di finanziare insediamenti illegali.

Al Jazeera pubblica la lista dei giornalisti uccisi

L’emittente Al Jazeera ha reso pubblica la lista dei 278 giornalisti uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023. Tra le vittime, 273 sono palestinesi, 3 libanesi e 2 israeliani. Questa pubblicazione ha suscitato un’ondata di indignazione e richieste di giustizia a livello internazionale.

Attacchi aerei e nuove vittime a Gaza

Il 25 agosto, un attacco aereo israeliano ha sterminato un’intera famiglia a Mawasi al-Qarara, uccidendo cinque persone, tra cui tre bambini. Altri attacchi a Jabalia hanno provocato ulteriori morti e feriti. Le fonti mediche locali hanno descritto la situazione come disperata, con ospedali già sovraccarichi che ricevono continuamente nuovi pazienti.

Reazioni internazionali e richieste di indagini

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha condannato l’attacco all’ospedale Nasser, chiedendo un’indagine imparziale sulle uccisioni. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la sua indignazione, sottolineando l’intollerabilità degli attacchi contro civili e giornalisti. Diverse organizzazioni, tra cui la Foreign Press Association, hanno chiesto spiegazioni immediate da parte delle autorità israeliane riguardo alla morte dei giornalisti.

La situazione umanitaria a Gaza

La direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Cindy McCain, ha descritto la situazione alimentare a Gaza come “catastrofica”. La popolazione soffre di grave malnutrizione e le attività umanitarie sono ostacolate dagli attacchi militari. Il ministero della Salute di Gaza ha riportato un bilancio di oltre 62.686 morti dall’inizio del conflitto, con un numero crescente di vittime tra coloro che cercano aiuto.

La situazione a Gaza continua a deteriorarsi, con appelli alla comunità internazionale affinché intervenga per fermare la violenza e garantire la protezione dei civili e dei giornalisti.

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