Crisi del carburante in Russia dopo i raid ucraini sulle raffinerie: isole Kurili in difficoltà per la mancanza di benzina

Rosita Ponti

Agosto 26, 2025

Le operazioni di attacco con droni condotte dall’Ucraina sulle raffinerie russe stanno avendo ripercussioni significative sulla situazione energetica della Russia. Attualmente, le isole Kurili, situate nell’estremo oriente russo, si trovano senza disponibilità di benzina, un problema che ha spinto il vice Premier Aleksandr Novak a convocare i leader delle aziende petrolifere per affrontare l’emergenza. La scarsità di carburante è stata segnalata in tutto il Paese, in seguito agli attacchi mirati contro le raffinerie da parte di Kiev.

Situazione critica nelle isole kurili

Le autorità delle isole Kurili hanno dichiarato che la benzina è esaurita, evidenziando un grave problema di approvvigionamento. Questo evento è il risultato diretto degli attacchi ucraini, che hanno colpito le strutture petrolifere in Russia, causando una carenza di carburante su scala nazionale. Le difficoltà di rifornimento hanno portato a misure straordinarie, come la sospensione della vendita di benzina AI-92, uno dei tipi più comuni di carburante nel Paese. Il presidente del distretto delle Kurili, Konstantin Istomin, ha confermato che il rifornimento è stato limitato per garantire la disponibilità per i mezzi speciali, sottolineando che questa decisione è stata presa solo cinque giorni dopo l’introduzione di un limite all’acquisto di carburante per i residenti.

Restrizioni e lunghe attese a primorye

I problemi di approvvigionamento non si limitano alle isole Kurili. Nella regione vicina di Primorye, i cittadini hanno dovuto affrontare lunghe file davanti ai distributori di carburante. Le autorità locali hanno imposto restrizioni alla vendita di benzina, simili a quelle adottate nelle isole. Anche altre regioni, come la Crimea e il territorio di Zabaikalsky, stanno vivendo situazioni analoghe, con misure di emergenza per gestire la scarsità di carburante. La crisi è visibile anche nelle immagini dei distributori affollati, dove gli automobilisti cercano disperatamente di rifornirsi.

Aumento dei prezzi e misure del cremlino

Nonostante la scarsità di carburante, i prezzi della benzina sono schizzati a livelli record in tutta la Russia. Il governo russo ha risposto a questa emergenza con un bando alle esportazioni di carburante, inizialmente per il mese di agosto, poi esteso a settembre. Il vice Premier Aleksandr Novak, nella sua recente convocazione con i rappresentanti delle aziende petrolifere, ha discusso delle misure necessarie per affrontare la crisi e garantire un rifornimento adeguato. La situazione attuale rappresenta una delle sfide più significative per il governo russo, che deve affrontare non solo la carenza di carburante, ma anche le conseguenze economiche e sociali che ne derivano.

Le autorità russe continuano a monitorare la situazione, mentre la guerra in corso con l’Ucraina continua a influenzare profondamente l’economia e la vita quotidiana dei cittadini russi.

×