Disabile vittima di un’aggressione di gruppo, la madre denuncia: “È inaccettabile non poter uscire”

Rosita Ponti

Agosto 26, 2025

Maria, madre di Lorenzo, un giovane di 19 anni residente a Ottaviano, in provincia di Napoli, vive un momento di grande angoscia. Lorenzo, affetto da due malattie genetiche che compromettono gravemente la sua capacità di comunicare, è stato vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di minorenni. Questo episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha suscitato indignazione e preoccupazione nella comunità locale.

La vulnerabilità di Lorenzo

Il ragazzo, già vulnerabile a causa delle sue condizioni di salute, ha subito non solo un attacco diretto, ma anche un atto di vandalismo che ha colpito un palo della segnaletica per disabili. Questo gesto, oltre a essere un chiaro segno di maleducazione, rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di chi vive quotidianamente situazioni di difficoltà. Maria, visibilmente scossa, ha dichiarato: “Non è possibile che non si possa uscire di casa”, esprimendo così la sua frustrazione per l’assenza di sicurezza e rispetto nei luoghi pubblici.

Un problema più ampio

La vicenda di Lorenzo mette in luce un problema più ampio legato alla mancanza di sensibilità verso le persone con disabilità. Gli atti di violenza e vandalismo, come quello subito dal giovane, non solo danneggiano fisicamente, ma minano anche il diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente sereno e rispettoso. La madre di Lorenzo chiede maggiore attenzione e protezione per i più fragili, affinché episodi del genere non si ripetano e tutti possano sentirsi al sicuro nei propri quartieri.

Il supporto della comunità

Il supporto della comunità è fondamentale in situazioni come questa, dove l’unità e la solidarietà possono fare la differenza. In un contesto in cui la violenza giovanile sembra essere in aumento, è cruciale promuovere una cultura del rispetto e della convivenza pacifica, affinché ogni individuo, indipendentemente dalle proprie condizioni, possa vivere una vita dignitosa e serena.

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