È deceduta Veronica Echegui, l’attrice spagnola aveva solo 42 anni

Rosita Ponti

Agosto 26, 2025

Verónica Echegui, una delle figure più brillanti del cinema spagnolo, è scomparsa all’età di 42 anni il 26 agosto 2025 presso l’Ospedale 12 de Octubre di Madrid. L’attrice, nota per la sua versatilità e il suo profondo talento, ha affrontato con dignità una lunga malattia, mantenendo un profilo riservato lontano dai riflettori. La triste notizia è stata confermata da fonti vicine alla sua famiglia, suscitando una grande commozione nel settore.

Le origini e la carriera di Verónica Echegui

Verónica Echegui, nata il 16 giugno 1983 a Madrid con il nome di Verónica Fernández de Echegaray, era discendente di José Echegaray y Eizaguirre, illustre drammaturgo e Premio Nobel per la Letteratura. Questa eredità culturale ha influenzato profondamente la sua carriera, caratterizzata da ruoli complessi e un impegno costante nel panorama artistico.

Il suo esordio avviene in televisione, dove interpreta ruoli minori in serie come Una nueva vida e Paco y Veva. Nel 2005, calca le tavole del Teatro María Guerrero di Madrid con lo spettacolo Infierno, ispirato alla cantica di Dante. Tuttavia, il grande pubblico la scopre nel 2006 con il film Yo soy la Juani, diretto da Bigas Luna, che le vale una candidatura ai premi Goya come miglior attrice esordiente. Da quel momento, la carriera di Echegui decolla, portandola a interpretare film come Tocar el cielo (2007), El patio de mi cárcel (2008) e Seis puntos sobre Emma, dove veste i panni di una giovane non vedente con il sogno di diventare madre. Nel 2012, ottiene un’altra candidatura ai Goya per Katmandú, un espejo en el cielo e fa il suo debutto a Hollywood nel thriller La fredda luce del giorno, affiancata da attori di fama internazionale come Henry Cavill e Bruce Willis.

Un talento versatile tra cinema e televisione

Negli anni successivi, Verónica Echegui ha dimostrato la sua versatilità interpretativa, alternando commedia e dramma. Tra i suoi lavori più noti ci sono La gran familia española, Kamikaze e No culpes al karma…. Ha anche collaborato con il cinema italiano, recitando in Lasciati andare (2017) al fianco di Toni Servillo e nel thriller internazionale Hunter’s Prayer – In fuga.

Sul piccolo schermo, Echegui ha partecipato a produzioni di grande successo come la serie britannica Fortitude (2015-2017) e la miniserie Netflix Tre giorni di Natale. Nel 2020, ha ricevuto il Premio Gaudí come miglior attrice non protagonista per il film L’ofrena e ha riscosso grande successo nella commedia musicale Ballo ballo, ispirata alle canzoni di Raffaella Carrà, guadagnandosi un’altra nomination ai Goya.

Recentemente, ha lavorato in serie come Intimidad (Netflix, 2022), Los pacientes del doctor García (2023) e Amare da morire (2025), dove era protagonista accanto a Joan Amargós. Il suo ultimo film, Justicia artificial, uscito nel 2024, affrontava tematiche sociali attuali, confermando il suo impegno per questioni di rilevanza sociale.

Un’eredità duratura e il ricordo degli artisti

Oltre alla sua carriera da attrice, Verónica Echegui ha anche esordito come regista nel 2021 con il cortometraggio Tótem loba, un’opera che riflette esperienze personali in chiave femminista e che nel 2022 ha vinto il Premio Goya per il miglior cortometraggio di fiction. Questa produzione ha saputo unire un racconto intimo a una forte denuncia sociale, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale.

La scomparsa di Verónica ha suscitato un’ondata di dolore nel mondo del cinema e dello spettacolo spagnolo. Tra i tanti che hanno espresso il loro cordoglio, anche Antonio Banderas ha voluto ricordarla, scrivendo su X: “Oggi il cinema spagnolo è in lutto per la scomparsa di Veronica Echegui. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici”. Anche l’attrice María Castro ha condiviso il suo rammarico su Instagram, sottolineando l’impatto che Echegui ha avuto su tutti coloro che l’hanno amata e ammirata.

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