Giornata mondiale del cane: celebrazione dedicata ai nostri amici pelosi

Veronica Robinson

Agosto 26, 2025

Il 26 agosto di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Cane, un momento dedicato a riconoscere il valore dei nostri amici a quattro zampe e a riflettere sulle responsabilità che abbiamo nei loro confronti. In Italia, sono oltre 8 milioni i cani registrati nelle famiglie, con l’80% dei proprietari che li considera membri a tutti gli effetti della propria famiglia.

Dal primo luglio 2025, i cani sono ulteriormente tutelati dalla Legge Brambilla, come sottolineato dalla presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, Michela Vittoria Brambilla. Questa normativa rappresenta un significativo passo avanti nella protezione degli animali, inasprendo le pene per chi commette reati a loro danno, ponendo fine a un lungo periodo di impunità.

La Giornata Mondiale del Cane è stata istituita nel 2004 negli Stati Uniti grazie all’iniziativa dell’esperta di animali domestici Colleen Paige e si è diffusa in tutto il mondo per celebrare l’importanza di questi animali, che offrono benessere psicologico e fisico agli esseri umani. Tuttavia, mentre molte persone condividono foto e messaggi affettuosi sui social media, la realtà è ben diversa: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 70% dei cani nel mondo vive senza un tetto, e in Italia si stima che ogni anno circa 50.000 cani e 80.000 gatti vengano abbandonati.

L’Italia si conferma uno dei Paesi europei con il più alto numero di animali domestici, con oltre il 52% delle famiglie italiane che ne possiede almeno uno, per una media di 53 animali ogni 100 abitanti. Questo dato evidenzia un forte legame affettivo con gli animali, ma rende ancor più inaccettabile il fenomeno dell’abbandono, che aumenta drammaticamente nei mesi estivi, quando molti partono per le vacanze. Cinzia Caruso, responsabile nazionale del Dipartimento Difesa e salute degli animali di Ecoitaliasolidale, lancia un allarme: “Lasciare un animale per strada durante le calde temperature estive equivale a condannarlo a morte in poche ore”. Durante il periodo estivo, gli abbandoni aumentano del 25-30%, con circa 600 animali domestici lasciati ogni giorno tra luglio e settembre.

Il ruolo del veterinario e l’importanza della prevenzione

Valerio Di Marzio, direttore sanitario del Policlinico Gregorio VII Gruppo Ca’ Zampa, evidenzia che prendersi cura di un cane implica scelte consapevoli per garantire la sua salute e il suo benessere. Tuttavia, molte informazioni circolano in modo errato, portando a comportamenti che possono compromettere la salute dell’animale. Sebbene i veterinari siano considerati le figure più influenti per i proprietari di animali domestici, è comune che vengano seguite anche indicazioni non veritiere.

Di Marzio sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione e nel mantenimento di un rapporto di fiducia con il veterinario. “Sfatando alcuni falsi miti e affidandosi alla medicina veterinaria, è possibile migliorare significativamente la qualità e la durata della vita dei nostri animali”, afferma.

Falsi miti da sfatare sulla salute dei cani

Un primo mito da sfatare è che se il cane sembra stare bene, non è necessario portarlo dal veterinario. Questa convinzione è errata, poiché molte malattie possono essere silenti nelle fasi iniziali. Le visite di controllo regolari sono fondamentali per una diagnosi precoce.

Un altro mito è che i vaccini siano necessari solo per i cuccioli. Anche i cani adulti necessitano di richiami regolari per diverse malattie, rendendo la protezione una responsabilità continua per il proprietario.

La salute orale è spesso trascurata, con la convinzione che i cani non abbiano bisogno di lavarsi i denti. Tuttavia, l’accumulo di placca può portare a gravi problemi di salute, rendendo la pulizia dentale cruciale.

Inoltre, la prevenzione antiparassitaria non deve essere limitata all’estate. I parassiti possono essere attivi anche nei mesi più freddi, quindi è importante mantenere i piani antiparassitari attivi tutto l’anno.

Infine, non bisogna cadere nell’errore di pensare che un cane anziano necessiti di meno attenzioni. I cambiamenti legati all’età possono nascondere patologie curabili, quindi è essenziale monitorare attentamente la salute degli animali più anziani.

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