Maurice Tempelsman, il terzo uomo di Jackie Kennedy, è deceduto

Rosita Ponti

Agosto 26, 2025

Era un legame profondo e riservato quello tra Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis e Maurice Tempelsman, un amore che si è sviluppato lontano dai riflettori, ma che ha segnato gli ultimi anni della vita dell’ex first lady. La loro relazione, iniziata nel 1980, ha rappresentato un capitolo significativo per Jackie, che aveva già vissuto intense storie con John Fitzgerald Kennedy e Aristotele Onassis.

Chi era Maurice Tempelsman

Maurice Tempelsman, nato in Belgio e noto magnate dei diamanti, ha condiviso con Jacqueline quattordici anni di vita, fino alla sua morte avvenuta il 23 agosto 2025, presso il NewYork-Presbyterian/Weill Cornell Medical Center a Manhattan, all’età di 95 anni, a causa di complicazioni dopo una caduta, come riportato dal figlio Leon al “New York Times”. La sua figura, elegante e discreta, ha rappresentato uno dei segreti meglio custoditi del mondo dell’alta società newyorkese. Durante la sua vita, Tempelsman ha saputo costruire un impero nel settore dei diamanti, diventando una figura influente e rispettata a livello internazionale.

Il legame tra Jackie e Tempelsman

Per il pubblico, Maurice era “quell’uomo che camminava con Jackie a Central Park“, ma per chi conosceva la coppia, era molto di più. La loro storia d’amore è iniziata ufficialmente nel 1980, ma le loro vite si erano incrociate già negli anni ’50, quando Tempelsman organizzò un incontro tra il giovane senatore John Kennedy e i rappresentanti dell’industria dei diamanti sudafricana. Solo dopo la morte di Onassis nel 1975, Jackie e Maurice si sono riavvicinati, uniti da interessi comuni come la letteratura francese, l’arte e la passione per l’Africa.

La loro vita insieme è stata caratterizzata da momenti di serenità, lontani dal clamore dei media. Passeggiate nel verde, cene nell’Upper East Side e viaggi a Martha’s Vineyard hanno riempito i loro giorni. Tempelsman ha sempre rispettato l’indipendenza di Jackie, senza mai cercare di possederla. Quando nel 1993 a Jackie fu diagnosticato un linfoma non-Hodgkin, Maurice è rimasto al suo fianco, trasformando una stanza del loro attico al 1040 di Fifth Avenue in un ufficio per non lasciarla mai sola.

L’amore e la perdita

La dedizione di Tempelsman nei confronti di Jackie è emersa anche nei momenti più difficili. I medici hanno descritto la loro relazione come un’intimità emotiva rara, fatta di gesti semplici e profondi. Maurice era presente accanto ai figli Caroline e John Jr. il giorno della morte di Jackie, avvenuta il 19 maggio 1994. Durante il funerale, ha letto “Ithaka” di Konstantinos Kavafis, una poesia che celebra il viaggio della vita. Ha concluso con parole toccanti, sottolineando la brevità della loro avventura insieme, ma anche la ricchezza di amore e saggezza condivisa.

Nel testamento, Jackie ha lasciato a Tempelsman un solo oggetto: una testa di donna greca in alabastro, simbolo della loro connessione profonda, senza alcun legame materiale, ma con un significato che andava oltre il denaro e le proprietà.

Un uomo di grande influenza

Maurice Tempelsman non era solo il compagno di Jackie, ma anche un uomo di grande influenza nel mondo dei diamanti e della geopolitica. Originario del Belgio, ebreo ortodosso, scappato dalla persecuzione nazista nel 1940, ha costruito un impero da zero. Ha collaborato con presidenti americani, da JFK a Bill Clinton, e ha svolto un ruolo cruciale nei rapporti con l’Africa post-coloniale. Tempelsman è stato un sostenitore di Nelson Mandela e un attivo donatore per cause umanitarie e culturali.

Alla sua morte, lascia tre figli, sei nipoti e sette pronipoti, insieme al ricordo di un amore silenzioso e profondo, che ha scelto di rimanere lontano dai riflettori. La vita di Jackie, icona di stile e resilienza, è stata segnata da uomini potenti, ma è accanto a Maurice che ha trovato la vera serenità, dimostrando che l’amore autentico non è possesso, ma presenza e dedizione.

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