Scheletri artificiali nel mare di Lipari: la Guardia Costiera indaga su un set di Nolan

Veronica Robinson

Agosto 26, 2025

Il 26 agosto 2025, la Guardia Costiera ha avviato un’indagine a seguito del rinvenimento di oggetti di scena utilizzati dal regista Christopher Nolan per il suo ultimo film dedicato all’Odissea. Questi elementi, in particolare delle parti di scheletro in plastica, sono stati trovati tra le isole Eolie e le Egadi, dando vita a un inquietante scenario marino.

Il video delle immersioni ha documentato la scoperta di un vero e proprio cimitero di ossa artificiali, un’installazione affascinante ma che solleva preoccupazioni ambientali. Gli oggetti, inizialmente concepiti per il grande schermo, si sono trasformati in rifiuti inquinanti, abbandonati nel mare e in grado di danneggiare l’ecosistema marino.

Le indagini della Guardia Costiera

Le operazioni della Guardia Costiera hanno portato alla luce non solo i resti di plastica, ma anche altri oggetti di scena, anch’essi destinati a diventare rifiuti. Gli agenti hanno avviato un monitoraggio per identificare l’origine di questi materiali e valutare il loro impatto sull’ambiente. Il ritrovamento è avvenuto in un contesto di crescente attenzione verso l’inquinamento marino e la gestione dei rifiuti, specialmente quelli derivanti da produzioni cinematografiche.

La plastica, già nota per i suoi effetti nocivi sugli habitat marini, si è rivelata ancora una volta un problema significativo. La Guardia Costiera ha sottolineato l’importanza di garantire che i materiali utilizzati nelle produzioni siano gestiti in modo responsabile, evitando che diventino una fonte di inquinamento.

L’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche

Questa situazione mette in evidenza la necessità di un approccio più sostenibile da parte dell’industria cinematografica. I registi e le produzioni devono considerare l’impatto a lungo termine dei materiali utilizzati, non solo durante le riprese ma anche dopo la fine del progetto. La crescente consapevolezza riguardo all’inquinamento marino ha spinto molte produzioni a rivedere le loro pratiche, ma incidenti come questo dimostrano che c’è ancora molto lavoro da fare.

L’attenzione su come le produzioni gestiscono i materiali di scena è fondamentale per proteggere gli ecosistemi marini. È essenziale che le aziende cinematografiche adottino misure per garantire che i materiali utilizzati siano riciclabili o biodegradabili, per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.

La Guardia Costiera continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità competenti per affrontare il problema dei rifiuti in mare, cercando di prevenire futuri incidenti simili.

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