Sopralluogo dei Ris nell’appartamento di una ex tabaccaia deceduta a Milano

Veronica Robinson

Agosto 26, 2025

Le indagini sulla tragica morte di Silvana Damato, la pensionata di 69 anni trovata senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione a Milano, continuano a suscitare interrogativi. L’episodio è avvenuto l’8 agosto 2025 e ha portato alla luce una serie di dettagli inquietanti.

Le indagini in corso

Questa mattina, il personale del Ris di Parma ha effettuato un sopralluogo nell’appartamento della donna, situato in via Bisnati, nella periferia nord del capoluogo lombardo. I carabinieri hanno utilizzato il Luminol per cercare tracce di sangue, ipotizzando che qualcuno possa aver tentato di ripulire la scena del crimine. È emerso che l’appartamento non presentava segni di effrazione, né appariva in disordine al momento dell’arrivo dei primi soccorritori, allertati dagli amici della vittima.

Le indagini, affidate al pubblico ministero Valentina Mondovì, sono orientate verso l’ipotesi di omicidio volontario. Tuttavia, il medico legale non ha ancora potuto stabilire le cause esatte del decesso. I reperti raccolti dai carabinieri di Milano durante il primo intervento saranno esaminati con attenzione dai Ris, per cercare di fare luce su una situazione che continua a rimanere avvolta nel mistero.

Il contesto della morte

La scoperta del corpo di Silvana Damato ha scatenato un vero e proprio giallo. Gli amici, preoccupati per la sua assenza a una partita di carte, hanno avvisato i vigili del fuoco, i quali sono intervenuti calandosi dal tetto dell’edificio. All’entrata, hanno trovato l’abitazione chiusa dall’esterno e senza traccia delle chiavi. La donna giaceva supina nella vasca da bagno, vestita con una vestaglia, con segni evidenti di violenza, tra cui un viso tumefatto e una ferita al collo.

Walter Felice, avvocato della famiglia Damato, ha dichiarato che le indagini sono in corso e che si sta mantenendo il massimo riserbo, come richiesto dai familiari. “L’inchiesta è complessa e aperta a 360 gradi”, ha affermato il legale, sottolineando l’importanza di raccogliere tutti i dati necessari per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Le testimonianze dei vicini

Piero, un vicino di casa di Silvana, è stato l’ultimo a vederla viva la mattina dell’8 agosto. “L’ho vista intorno alle 9.30 mentre passava in bicicletta. Mi ha salutato, ma non si è fermata a parlare”, ha raccontato. Secondo Piero, la donna sembrava serena e non mostrava segni di preoccupazione. “Era una persona allegra, non meritava una fine così tragica”, ha aggiunto, sottolineando la sua natura gentile e socievole.

Quando gli è stato chiesto se Silvana avesse appuntamenti o incontri particolari, Piero ha risposto di non essere a conoscenza di nulla di rilevante. Ha anche riferito che alcune donne si erano recate a casa sua per chiedere informazioni su di lei, ma lui non ha potuto fornire dettagli ulteriori. Infine, riguardo ai rapporti con la famiglia della vittima, ha precisato che non avevano mai avuto una frequentazione approfondita.

Il mistero attorno alla morte di Silvana Damato continua a crescere, mentre le autorità cercano di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa drammatica situazione.

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