Nella giornata di ieri, 1° marzo 2025, Tel Aviv ha visto una massiccia mobilitazione di cittadini, con almeno 350mila persone riunite nella nota piazza degli ostaggi. Gli organizzatori della manifestazione hanno sottolineato l’importanza dell’evento, volto a chiedere la fine del conflitto in corso a Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. La manifestazione ha attirato l’attenzione dei media e della comunità internazionale, evidenziando la crescente tensione nella regione.
Intervento di lior ashkenazi
Durante il deflusso dei partecipanti, l’attore Lior Ashkenazi ha preso la parola dal palco, esprimendo la sua opinione sulla situazione attuale. “Questa è la lotta più morale e umanitaria che esista”, ha affermato, incitando i manifestanti a continuare a mobilitarsi. Ha aggiunto: “Abbiamo finito di essere educati, basta!”. Le sue parole hanno risuonato tra la folla, che ha mostrato un forte senso di determinazione e unità .
Commento di benjamin netanyahu
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato la situazione durante una riunione di gabinetto, sottolineando l’importanza di Gaza nel contesto del conflitto. “Siamo sulla strada della vittoria e grandi cose sono già state realizzate, ma c’è ancora del lavoro da fare”, ha dichiarato. Netanyahu ha insistito sul fatto che “tutto è iniziato a Gaza e tutto finirà a Gaza“, promettendo che non lasceranno “lì questi mostri” e che si impegneranno per liberare tutti gli ostaggi. Ha anche celebrato la creazione di 17 nuovi insediamenti di coloni in Cisgiordania, un tema che continua a suscitare polemiche e dibattiti.
Riflessioni sulla manifestazione
La manifestazione di Tel Aviv rappresenta un momento cruciale per la società israeliana, che si trova a fronteggiare sfide significative sia sul fronte interno che internazionale. La richiesta di pace e giustizia continua a essere al centro del dibattito, mentre le azioni del governo e le risposte della comunità internazionale saranno determinanti per il futuro della regione.