La Danimarca ha ufficialmente convocato l’incaricato d’affari statunitense, Mark Stroh, a seguito di un’inchiesta della televisione pubblica danese riguardante presunti tentativi di ingerenza in Groenlandia. Questo territorio autonomo, parte del regno scandinavo, ha attirato l’attenzione dell’amministrazione Trump, come riportato oggi, 20 gennaio 2025, dal ministro degli Esteri danese, Lars Løkke Rasmussen.
Denuncia di ingerenza
Rasmussen ha dichiarato in un comunicato che “ogni tentativo di ingerenza negli affari interni del regno sarà ovviamente inaccettabile”. Ha quindi richiesto che il ministero degli Esteri convocasse Stroh per discutere la questione. Secondo un servizio dell’emittente pubblica danese DR, le autorità danesi sarebbero a conoscenza di almeno tre cittadini statunitensi, presumibilmente legati all’amministrazione Trump, che avrebbero operato in Groenlandia per raccogliere informazioni e influenzare l’opinione pubblica.
Il report di DR ha rivelato che uno di questi individui avrebbe stilato un elenco di groenlandesi favorevoli agli Stati Uniti, mentre raccoglieva i nomi di coloro che si opponevano a Trump. Inoltre, avrebbe incoraggiato la popolazione locale a segnalare situazioni che potessero essere utilizzate per screditare la Danimarca sui media americani. Gli altri due cittadini statunitensi, invece, avrebbero cercato di stabilire contatti con politici, imprenditori e residenti locali.
Attività di intelligence e sicurezza
Il servizio di sicurezza e intelligence danese, noto come PET, ha affermato di considerare la Groenlandia un obiettivo di campagne di influenza di vario genere, specialmente in questo periodo. Il PET ha avvertito che tali campagne potrebbero mirare a creare divisioni tra Danimarca e Groenlandia, sfruttando disaccordi reali o inventati, in particolare su questioni di rilevanza pubblica. Inoltre, il servizio ha dichiarato di aver “continuamente rafforzato” le proprie attività in Groenlandia, collaborando con le autorità locali, e ha intenzione di proseguire in questa direzione.
Alcuni funzionari di alto livello danesi hanno cercato di ridimensionare l’importanza della convocazione di Stroh, sostenendo che le azioni dei tre cittadini statunitensi apparivano poco professionali e non era emerso alcun legame con l’intelligence statunitense. Tuttavia, la situazione rimane sotto osservazione, dato il contesto geopolitico delicato in cui si trova la Groenlandia.