Sequestrati 674 chili di conserve potenzialmente pericolose dal Nas

Rosita Ponti

Agosto 27, 2025

Centinaia di vasetti di vetro, alcuni ancora sporchi e già utilizzati, sono stati rinvenuti presso un’azienda agricola della provincia di Bologna. Questa azienda, attiva nella produzione e vendita di confetture e succhi di frutta, è stata oggetto di un’ispezione da parte dei Nas, che hanno scoperto oltre 1.500 contenitori di prodotti alimentari, in gran parte privi di etichettatura e risalenti agli anni 2010, 2012 e 2018.

L’operazione si è inserita all’interno della campagna di prevenzione e sicurezza alimentare denominata “Estate Tranquilla 2025”, promossa dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma. Questa iniziativa è stata intensificata in risposta ai recenti casi di botulismo, una malattia potenzialmente letale legata al consumo di alimenti contaminati.

Condizioni igieniche precarie e procedure inadeguate

Durante l’ispezione, i carabinieri hanno riscontrato gravi carenze nelle procedure di pastorizzazione adottate dall’azienda, che non garantivano la sicurezza delle conserve, esponendo così i consumatori al rischio di sviluppare la tossina botulinica. I locali di lavorazione e stoccaggio presentavano condizioni igieniche inaccettabili, con evidenti segni di sporcizia, polvere, ragnatele e guano.

Inoltre, all’esterno della struttura, è stata accertata la preparazione di passata di pomodoro in un paiolo di rame arrugginito, utilizzando legname di pallet dismesso come combustibile. Queste pratiche non solo violano le normative igienico-sanitarie, ma mettono anche a rischio la salute pubblica.

Sequestro e sanzioni

Al termine del controllo, i Nas hanno proceduto al sequestro amministrativo di 674 chili di confetture e succhi di frutta, per un valore complessivo stimato superiore a 15.000 euro. L’Azienda Usl è stata informata dell’esito dell’ispezione e ha immediatamente disposto la sospensione delle attività di produzione, stoccaggio e commercio di conserve alimentari, con un danno economico quantificato in circa 150.000 euro.

In aggiunta, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro, a causa delle violazioni riscontrate. Questa operazione sottolinea l’importanza dei controlli nella filiera alimentare e il costante impegno delle autorità nel garantire la sicurezza degli alimenti destinati ai consumatori.

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