Un grave episodio legato al virus West Nile si è verificato in Veneto, dove una donna di 81 anni, identificata come Adriana Meneghelli, è deceduta. La notizia è stata riportata mercoledì 27 agosto 2025 e segna la prima vittima di questo virus nella regione. L’anziana, residente nella provincia di Rovigo, aveva già patologie preesistenti e nei giorni precedenti al ricovero aveva manifestato febbre alta accompagnata da sintomi neurologici.
Il ricovero e le condizioni di salute
Adriana Meneghelli era stata ricoverata il 22 agosto 2025 presso un ospedale locale. Durante il ricovero, i medici hanno diagnosticato una forma neuroinvasiva del virus, che ha portato a un rapido deterioramento delle sue condizioni di salute. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale sanitario, il decesso è avvenuto entro 24 ore dal ricovero. Le complicazioni neurologiche legate al virus West Nile sono particolarmente gravi, e in casi come questo, possono risultare fatali, specialmente in pazienti con condizioni di salute già compromesse.
Il virus West Nile e la sua diffusione
Il virus West Nile è trasmesso principalmente da zanzare infette e può causare malattie gravi, tra cui meningite e encefalite. La sua presenza è stata documentata in diverse regioni italiane, ma i casi gravi rimangono relativamente rari. Tuttavia, l’aumento delle temperature e le condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione delle zanzare possono contribuire a un incremento della diffusione di questo virus. Le autorità sanitarie locali sono in allerta e stanno monitorando attentamente la situazione per prevenire ulteriori contagi.
Le misure di prevenzione
In risposta a questo tragico evento, le autorità sanitarie stanno intensificando le campagne di sensibilizzazione riguardanti la prevenzione contro le punture di zanzara. Vengono raccomandati comportamenti come l’uso di repellenti per insetti, l’installazione di zanzariere e la riduzione di focolai di acqua stagnante, dove le zanzare possono riprodursi. È essenziale che la popolazione sia informata sui rischi associati al virus West Nile e sulle misure da adottare per proteggersi.
Il caso di Adriana Meneghelli mette in evidenza l’importanza della vigilanza e della preparazione nella lotta contro le malattie trasmesse da vettori, in particolare in un contesto di cambiamenti climatici e urbanizzazione. La salute pubblica deve rimanere una priorità , e le istituzioni sono chiamate a fornire risorse adeguate per affrontare queste sfide sanitarie.