Calendario scolastico 2025-26: vacanze di Natale eccezionali in molte scuole

Rosita Ponti

Agosto 28, 2025

Le vacanze estive si avviano verso la conclusione, con il suono della prima campanella che segnerà l’inizio del nuovo anno scolastico tra poco più di due settimane. Dopo tre mesi di pausa, gli studenti si preparano a ritornare tra i banchi. Durante l’anno, il calendario scolastico prevede solo due interruzioni significative: quelle di Natale e Pasqua, oltre a qualche ponte.

Vacanze natalizie da record nel 2025

Le festività natalizie di quest’anno si preannunciano eccezionali per molti istituti scolastici. La maggior parte dei calendari regionali stabilisce l’inizio delle vacanze il 23 dicembre, con l’eccezione di Emilia-Romagna, Toscana e provincia di Bolzano, dove iniziano il giorno successivo. Tuttavia, grazie all’autonomia scolastica, le scuole hanno la possibilità di organizzare il proprio calendario, a patto che si rispettino i 200 giorni di lezione annuali. Il 23 dicembre 2025 cade di martedì, e molti dirigenti scolastici hanno optato per una chiusura anticipata, già a partire da lunedì 22 dicembre. Questo comporta che gli studenti potranno godere delle vacanze già da sabato 20 dicembre, continuando fino all’Epifania, che quest’anno si celebra martedì 6 gennaio. Il rientro in aula è previsto per mercoledì 7 gennaio.

Interruzioni e ponti durante l’anno scolastico

Oltre alle festività natalizie, il calendario scolastico prevede diverse altre interruzioni delle attività didattiche. Tra i giorni di sospensione più rilevanti ci sono:

  • Il 2 maggio, un giorno di chiusura previsto in molte regioni.
  • Il 1° giugno, che coincide con la Festa della Repubblica e offre un ponte per gli studenti.
  • Le festività di Carnevale, che a febbraio comportano interruzioni in regioni come Campania, Lombardia, Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta.
  • Le chiusure del 31 ottobre e del 28 aprile, che sono state incluse nei calendari di Trento e Sardegna.

Alcune regioni, come Bolzano e Valle d’Aosta, prevedono periodi di sospensione più ampi, spesso in relazione alla cultura locale. Nella maggior parte dei casi, dove non siano specificati nel calendario regionale, i collegi dei docenti hanno la facoltà di decidere ulteriori giornate di chiusura, offrendo così una maggiore flessibilità alle istituzioni scolastiche.

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