Dopo un periodo di intensa polemica e il conseguente allontanamento degli utenti, il sito che ospitava foto sessualizzate di donne, comprese figure pubbliche e politiche, ha ufficialmente cessato le sue attività . Questo avviene nel contesto di un aumento delle denunce da parte delle vittime, che continuano ad affluire alla polizia postale in diverse città italiane.
Chiusura del portale e comunicato ufficiale
Nella homepage del portale, ora è presente un comunicato che spiega le ragioni della chiusura. Nel messaggio si afferma che “nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici“, risultando quindi inevitabile la decisione di chiudere e rimuovere tutti i contenuti pubblicati. Gli amministratori del sito evidenziano anche il loro impegno, dichiarando che “in oltre 20 anni abbiamo sempre collaborato con le forze dell’ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti, fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini“.
Impatto sulla sicurezza online e dignità delle donne
Questa chiusura arriva in un momento in cui la questione della sicurezza online e del rispetto della dignità delle donne è al centro del dibattito pubblico. Le segnalazioni di contenuti inappropriati e la diffusione non consensuale di immagini hanno sollevato preoccupazioni crescenti, spingendo le autorità a intensificare i controlli e le indagini. La decisione di chiudere il sito rappresenta un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere e l’abuso della tecnologia per scopi dannosi.
Necessità di regolamentazioni più severe
Il fenomeno delle foto sessualizzate e della loro diffusione senza consenso ha messo in evidenza la necessità di regolamentazioni più severe e di una maggiore tutela per le vittime. Le autorità stanno ora valutando ulteriori misure per prevenire simili situazioni in futuro, mentre il dibattito su come garantire un ambiente online più sicuro continua a infiammare le discussioni pubbliche.