Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha espresso il suo profondo sdegno attraverso i social, definendo la famiglia di Alessandro Impagnatiello come “feccia umana” e accusandola di cercare di accedere alla giustizia riparativa. Questa reazione è avvenuta dopo che la cognata di Impagnatiello è stata condannata a risarcire la famiglia Tramontano per aver acquistato l’auto dell’ex fidanzato di Giulia, mentre questi si trovava già in carcere. Giulia Tramontano, tragicamente uccisa nel 2022, continua a essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria.
La vettura in questione, utilizzata per trasportare il corpo di Giulia, non è stata inclusa tra i beni di proprietà di Impagnatiello. Questa manovra ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di far apparire l’assassino come nullatenente, in modo da evitare risarcimenti alla famiglia della vittima. L’acquisto dell’auto da parte della cognata di Impagnatiello è stato interpretato da Chiara Tramontano come un tentativo ignobile di sottrarre beni a un eventuale risarcimento.
Le dichiarazioni di Chiara Tramontano
In un’intervista radiofonica, Chiara Tramontano ha affermato: “Questo è il livello, la famiglia Impagnatiello ha dimostrato quello che è. L’atto di intestarsi l’auto per poi rivendere eventualmente, sottraendola a quello che poteva essere un risarcimento, è ignobile”. Le parole di Chiara rivelano la sua frustrazione nei confronti della condotta della famiglia di Impagnatiello, accusata di avere un ruolo eccessivamente attivo nel processo.
Chiara ha continuato a esprimere il suo disappunto, suggerendo che la famiglia di Impagnatiello stia cercando di nascondere o agevolare l’assassino. “Se sei umano capisci che esiste una cosa che si chiama giustizia e fai un passo indietro”, ha concluso, sottolineando l’importanza della responsabilità e dell’integrità in un momento così delicato. La vicenda continua a sollevare interrogativi sulla giustizia e sul rispetto verso le vittime e le loro famiglie.