Perché ogni bambino dovrebbe vivere con un cane: i benefici che non ti aspetti

Bambini e cani

Hai un cane in casa? Scopri i benefici che porta il cane non solo psicologicamente ma anche salutari-rcovid19.it

Lorenzo Fogli

Agosto 28, 2025

Una guida aggiornata al 2025 su come e perché crescere con un cane può fare davvero la differenza nella vita dei più piccoli, dalla salute emotiva alla capacità di affrontare la perdita.

Vivere con un cane non è solo un’esperienza affettuosa: può cambiare il modo in cui un bambino cresce, sente, comunica. Nel 2025, sempre più famiglie italiane scelgono di accogliere un amico a quattro zampe non solo per compagnia, ma come alleato nella crescita emotiva e relazionale dei propri figli. In occasione della Giornata mondiale del cane, che si celebra ogni 26 agosto, riscopriamo i benefici concreti di questa scelta, con l’aiuto della psicoterapeuta Marinella Cozzolino e con dati aggiornati su un fenomeno in continua espansione.

Perché avere un cane aiuta a crescere bambini più empatici e felici

La presenza di un cane in casa ha effetti positivi dimostrati su vari livelli: fisico, psicologico, relazionale. Oggi sappiamo che accarezzare un cane stimola il rilascio di serotonina e dopamina, abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e contribuisce a migliorare l’umore in modo naturale. Un beneficio che riguarda adulti e bambini, ma che nei più piccoli ha un impatto ancora più evidente.

Animali domestici
Avere un cane in casa aiuterebbe lo sviluppo psichico, la salute e la crescita dei bambini-rcovid19.it

Nel 2025, il numero di famiglie italiane con almeno un cane supera i 9,5 milioni, con un aumento del 12% rispetto al 2023, secondo le più recenti analisi di mercato. E questo aumento non è solo una moda: è una risposta concreta a un bisogno crescente di relazioni autentiche, soprattutto dopo gli anni in cui la pandemia ha isolato molte famiglie e reso più fragile il tessuto sociale.

I bambini che vivono con un cane imparano a riconoscere segnali non verbali, a leggere il bisogno dell’altro, a costruire legami basati sulla fiducia. Non è un caso se la pet therapy è ormai presente in oltre 1.800 istituti scolastici italiani, come supporto alle attività educative e terapeutiche. Il cane diventa una presenza che consola, coinvolge e insegna. Favorisce l’espressione delle emozioni e riduce l’ansia da separazione, soprattutto nei bambini più piccoli o nei soggetti con difficoltà relazionali.

Anche la socializzazione migliora: portare il cane al parco diventa un’occasione per incontrare coetanei, interagire con adulti, ricevere carezze, stimoli, sorrisi. Tutto ciò che un bambino insicuro, timido o solitario fatica a trovare nei contesti ordinari, il cane glielo offre in modo naturale, con delicatezza.

Il cane non è un regalo ma un compagno di vita: come educare con consapevolezza

Uno degli aspetti fondamentali dell’avere un cane in casa è insegnare ai bambini la responsabilità e il rispetto per l’altro. Intorno ai 10-11 anni, i bambini possono essere coinvolti nella cura quotidiana del cane: portarlo a passeggio, riempire la ciotola, aiutarlo nel gioco. Queste attività li aiutano a comprendere il valore dell’impegno, del tempo e dell’ascolto.

Ma attenzione: il cane non è un giocattolo. È un essere vivente che prova emozioni, ha bisogno di spazi, regole, attenzioni. L’adozione deve essere una scelta condivisa da entrambi i genitori e da tutta la famiglia. Non è un “regalo a sorpresa”, ma un impegno che durerà 10-15 anni e che richiede una vera affinità. Non sempre si sceglie il cane più bello: spesso è lui che ci sceglie, correndoci incontro o guardandoci con occhi riconoscibili.

Secondo gli psicologi infantili, questo legame istintivo è molto più formativo di quanto immaginiamo. Un cane insegna a capire se ha caldo, fame, sete, se è spaventato o stanco. Tutto questo stimola l’intelligenza emotiva, rendendo i bambini più empatici e capaci di interpretare il mondo in modo sensibile.

Un aspetto spesso sottovalutato, ma molto delicato, riguarda la perdita. Il ciclo vitale di un cane è più breve di quello umano, e prima o poi si affronta la separazione. Parlare ai bambini della morte dell’animale è fondamentale. Evitare il tema per paura di farli soffrire è un errore. È invece un’occasione per spiegare il valore del ricordo, del lutto, della memoria. Un’esperienza che, per quanto dolorosa, può rafforzare la resilienza e costruire una visione più completa della vita.

Nel 2025, molte famiglie decidono di affrontare questo tema insieme, preparando i figli in modo sincero e affettuoso. E molti bambini che hanno vissuto la perdita del loro primo cane sviluppano, crescendo, un rapporto più profondo e sano con le emozioni.

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