Dazi: Trump supera i limiti dei poteri conferiti alla presidenza

Veronica Robinson

Agosto 30, 2025

La Corte d’Appello Federale ha stabilito che il presidente Donald Trump ha superato i propri poteri nell’imporre tariffe, utilizzando una legge sui poteri di emergenza. Questa decisione, emessa il 15 gennaio 2025, chiarisce che solo il Congresso ha l’autorità di adottare misure così drastiche. Tuttavia, i giudici hanno deciso che le tariffe rimarranno in vigore durante il corso del procedimento legale.

Verdetto della corte d’appello

Il verdetto, firmato da sette membri della Corte d’Appello degli Stati Uniti, sottolinea che “il potere fondamentale del Congresso di imporre tasse come le tariffe è conferito esclusivamente al ramo legislativo dalla Costituzione”. La sentenza si concentra su due tipologie di dazi che Trump ha tentato di attuare. La prima riguarda i dazi “reciproci” imposti paese per paese, che vanno dal 34% per la Cina a un livello base del 10% per il resto del mondo. Inoltre, include il dazio del 25% su alcuni beni provenienti da Canada, Cina e Messico, motivato dall’amministrazione Trump con la scusa della non regolamentazione dei flussi di fentanyl da parte di questi paesi.

Impatto della sentenza sui dazi

Importante notare che la sentenza non influisce sui dazi imposti in base ad altre leggi, come quelli del 50% su acciaio e alluminio, applicati a tutti gli altri partner commerciali mondiali. Questi dazi sono stati introdotti sotto diverse sezioni del Trade Act del 1974 e del Trade Expansion Act del 1962, mantenendo in vigore tali misure.

Reazione di trump

In risposta alla decisione della Corte d’Appello, Trump ha utilizzato il suo profilo su Truth Social per affermare che le tariffe rimarranno attive, ma ha criticato la Corte per aver erroneamente affermato che dovrebbero essere rimosse. Ha dichiarato che la rimozione di tali dazi sarebbe un “disastro totale” per gli Stati Uniti, sostenendo la necessità di mantenere una posizione economica forte.

Difesa della casa bianca

Kush Desai, portavoce della Casa Bianca, ha difeso le azioni del presidente, affermando che Trump ha legittimamente esercitato i poteri tariffari concessi dal Congresso per proteggere la sicurezza nazionale ed economica del Paese. La Casa Bianca si aspetta di vincere in ultima istanza su questa questione.

Possibili sviluppi futuri

Non si esclude che l’amministrazione possa presentare ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, attualmente composta da sei giudici conservatori e tre progressisti, di cui tre sono stati nominati da Trump. Un’altra possibilità è che il caso venga riesaminato dalla Corte del Commercio Internazionale, la quale potrebbe aver violato una recente sentenza della Corte Suprema riguardo alle ingiunzioni universali.

Commento dell’avvocato

Neal Katyal, avvocato dei querelanti, ha descritto la decisione come una “potente riaffermazione degli impegni costituzionali fondamentali” della nazione, sottolineando che i presidenti devono operare nel rispetto dello stato di diritto. Durante una conferenza con i giornalisti, Katyal ha definito la sentenza una vittoria per la Costituzione e per i principi dei Padri Fondatori, affermando che la Costituzione è un documento che appartiene a tutti, non solo a una parte politica.

×