Nel pomeriggio di oggi, 27 agosto 2025, è stato rinvenuto il corpo di Sergio Corsano, un turista tedesco di 55 anni, di origini italiane, disperso da lunedì scorso. L’uomo era scomparso nel Lago di Como, precisamente tra le località di Dorio, in provincia di Lecco, e Domaso, in provincia di Como, dopo aver tentato di salvare i suoi due figli in difficoltà durante un tuffo.
Le circostanze della tragedia
Sergio Corsano si trovava sul Lago di Como quando, in un gesto eroico, è entrato in acqua per soccorrere i suoi figli, che stavano affrontando difficoltà. Dopo averli messi in salvo, l’uomo è scomparso tra le onde, dando il via a una complessa operazione di ricerca che ha coinvolto diverse squadre di soccorso. Le autorità locali hanno immediatamente allertato i Vigili del Fuoco e la Guardia Costiera, che hanno attivato un piano di ricerca intensivo.
Le operazioni di ricerca
Le operazioni di recupero hanno visto l’impiego di un Rov, un dispositivo simile a un drone sottomarino, utilizzato per effettuare ricerche in profondità. Questo strumento ha permesso di esplorare aree del lago difficilmente raggiungibili. La mobilitazione di numerosi volontari ha ulteriormente supportato gli sforzi delle forze dell’ordine, che hanno lavorato incessantemente per cinque giorni.
Oggi, finalmente, il corpo di Corsano è stato localizzato a una profondità di 200 metri e recuperato dalle acque del lago. La notizia ha suscitato una grande commozione tra la comunità locale e tra i turisti, che si sono uniti in un momento di silenzio in memoria dell’uomo.
Il ricordo di Sergio Corsano
Sergio Corsano lascia un vuoto incolmabile nella vita dei suoi cari e nella comunità. La sua azione coraggiosa di salvataggio dei figli ha messo in evidenza il suo spirito altruista e la sua dedizione alla famiglia. Le autorità locali e i rappresentanti della comunità hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia, sottolineando il sacrificio di un uomo che ha messo la vita dei suoi figli prima della propria.
La tragedia di Sergio Corsano rimarrà impressa nella memoria collettiva, un richiamo alla fragilità della vita e all’importanza dei legami familiari.