Scuola, il 76% degli italiani favorevole al divieto dei cellulari in aula

Rosita Ponti

Agosto 30, 2025

Gli italiani si mostrano per lo più favorevoli a restrizioni sull’uso dei dispositivi mobili nelle scuole e a limitazioni per l’accesso ai social network per i minori di 15 anni. Questo è quanto emerge da un’indagine recente, realizzata da SWG, KPMG e dal Ministero dell’Istruzione, che ha analizzato le opinioni della popolazione riguardo a questi temi. Sebbene il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in ambito scolastico sia inizialmente più controverso, gli italiani tendono a mostrare una maggiore apertura quando l’IA è utilizzata in modo controllato e gestito dagli insegnanti.

Il divieto di cellulari in classe

Un dato significativo rivela che oltre il 76% degli italiani ritiene giusto vietare l’uso dei cellulari durante le lezioni. Questo consenso è trasversale e comprende diverse fasce d’età, dagli over 55 ai giovani fino ai 34 anni. In particolare, la proposta di estendere il divieto anche alle scuole secondarie di secondo grado ha ricevuto l’approvazione di un ampio 76% degli intervistati, con un supporto notevole da parte dei genitori e degli over 55. Questo dato mette in luce una preoccupazione diffusa riguardo alla distrazione che i cellulari possono causare durante le ore di lezione.

Limitazioni sui social network

In aggiunta al divieto di utilizzo dei cellulari, la maggioranza degli italiani si dichiara favorevole a una legge che vieti l’accesso ai social network per i minori di 15 anni. Infatti, il 77% della popolazione supporta questa iniziativa, che include anche un significativo 68% di giovani tra i 18 e i 34 anni. Questo consenso indica una crescente consapevolezza riguardo ai rischi associati all’uso dei social media da parte dei più giovani, sottolineando la necessità di proteggere i minori da contenuti inappropriati e interazioni potenzialmente pericolose.

I pericoli percepiti dagli italiani

L’indagine ha messo in luce diverse preoccupazioni riguardo ai rischi associati all’uso dei cellulari tra gli adolescenti. Tra i pericoli più evidenti, il 73%% degli intervistati ha segnalato l’avvio di relazioni pericolose con sconosciuti, mentre il 72%% ha espresso preoccupazione per la condivisione di informazioni personali a scopi criminosi. Inoltre, il 71%% degli italiani ha evidenziato il rischio di cyberbullismo, e il 69%% ha menzionato l’esposizione a contenuti inappropriati come la pornografia. Queste statistiche evidenziano l’importanza di un intervento educativo e normativo per garantire la sicurezza dei giovani.

Percezione di dipendenze e isolamento sociale

Un altro aspetto significativo emerso dall’indagine riguarda la percezione di un uso compulsivo dei cellulari, con il 70%% degli italiani che evidenzia questo problema. Inoltre, il 66%% degli intervistati ha segnalato la presenza di sintomi di astinenza legati all’uso eccessivo dei dispositivi. Anche il rischio di isolamento sociale e la perdita di relazioni fisiche sono stati sottolineati dal 67%% della popolazione. Questo scenario mette in evidenza la necessità di educare i giovani a un uso più consapevole della tecnologia, affinché possano mantenere relazioni interpersonali sane.

Il dibattito sull’intelligenza artificiale a scuola

Il tema dell’intelligenza artificiale nel contesto scolastico suscita opinioni contrastanti. Inizialmente, quasi la metà dei genitori e il 41%% della popolazione si oppongono all’introduzione dell’IA nelle scuole. Tuttavia, quando viene presentata come strumento di supporto didattico gestito dagli insegnanti, il consenso aumenta notevolmente. Infatti, il 71%% degli intervistati concorda sull’importanza di affrontare il tema dell’IA per trovare applicazioni utili a una didattica avanzata e personalizzata.

Utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale

Un ulteriore dato interessante è che il 68%% degli italiani crede che un uso consapevole dell’IA da parte degli insegnanti possa contribuire a creare contenuti didattici più mirati alle esigenze di ogni studente. Inoltre, il 61%% ritiene opportuno utilizzare l’IA per supportare i docenti nell’assistenza agli alunni con maggiori difficoltà. Tuttavia, permane la preoccupazione che l’IA possa disincentivare l’apprendimento e spingere gli studenti a cercare soluzioni semplici per i loro compiti scolastici.

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