Il leader della Cina, Xi Jinping, e il primo ministro dell’India, Narendra Modi, si sono incontrati il 15 agosto 2025 durante il vertice dell’Organizzazione di cooperazione di Shanghai (Sco) che si svolge a Tianjin. Questo incontro segna il primo viaggio di Modi in Cina dopo un intervallo di sette anni ed avviene in un contesto delicato, in cui entrambi i Paesi stanno cercando di risolvere le loro controversie e di trovare un terreno comune, mentre le tensioni con gli Stati Uniti continuano a crescere.
Recentemente, all’inizio di agosto, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha visitato Nuova Delhi, dove le due nazioni hanno annunciato il loro riavvicinamento. Questa visita è stata influenzata dalla decisione del presidente americano Donald Trump di imporre dazi del 50% sull’India, in risposta all’acquisto di petrolio russo da parte di Nuova Delhi. Tuttavia, il processo di ricostruzione dei legami tra Cina e India era già in corso da tempo. L’atteggiamento di Trump nei confronti dell’India ha spinto Modi a cercare un avvicinamento con Xi Jinping, dopo anni in cui gli Stati Uniti avevano cercato di avvicinarsi all’India in funzione anti-cinese.
Le relazioni tra Cina e India
Le relazioni tra Cina e India non sono mai state particolarmente armoniose, principalmente a causa di una storica vertenza territoriale lungo il confine himalayano, che ha portato a scontri occasionali e sanguinosi. Tuttavia, nel 2025, entrambi i Paesi hanno incrementato le visite ufficiali e avviato discussioni per allentare alcune restrizioni al commercio e alla mobilità delle persone attraverso il confine. Un passo significativo è stato il permesso concesso da Pechino ai pellegrini indiani di visitare i luoghi sacri in Tibet, un gesto che potrebbe rappresentare un tentativo di migliorare le relazioni bilaterali.
Durante l’incontro, Xi Jinping ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra le due nazioni, affermando che “il Drago e l’Elefante devono far la pace”. Ha evidenziato come i due Paesi, essendo i più popolosi del mondo, abbiano un ruolo chiave da svolgere nel Sud Globale. Modi ha risposto affermando che è fondamentale costruire relazioni basate sulla fiducia reciproca e sul rispetto. Ha anche notato che il recente disimpegno al confine ha creato un clima di pace e stabilità , aprendo la strada a una cooperazione più profonda.
Un segnale di distensione: ripristino dei voli diretti
Nonostante le tensioni legate a dispute territoriali e rivalità commerciali, Cina e India, rispettivamente seconda e quinta potenza economica globale, mantengono forti legami economici. L’India importa numerose materie prime e componenti dalla Cina, mentre Pechino è interessata ad espandere i propri investimenti nel mercato indiano, che sta attraversando un periodo di rallentamento.
Un importante segnale di distensione è rappresentato dall’accordo annunciato da Modi per la ripresa dei voli diretti, interrotti per cinque anni a causa degli scontri violenti avvenuti nel 2020 nella valle di Galwan. Questi eventi avevano inasprito le relazioni tra i due Paesi, portando a restrizioni economiche e a divieti per le aziende cinesi in India. Tuttavia, la ripresa dei voli diretti potrebbe segnalare l’inizio di una nuova era di cooperazione e dialogo tra Cina e India, con la speranza di superare le tensioni del passato e costruire un futuro più stabile e collaborativo.