Papa Leone XIV ha lanciato un forte appello per la **pace** in **Ucraina**, esprimendo il desiderio che “la voce delle **armi** deve tacere”. Durante l’**Angelus** di domenica 5 gennaio 2025, il **Santo Padre** ha rinnovato la sua vicinanza al **popolo ucraino** e alle **famiglie** colpite dal **conflitto**, sottolineando l’urgenza di un **cessate il fuoco** e la necessità di avviare **negoziati di pace** per porre fine alla **guerra**.
Basta con la pandemia delle armi
In un momento di grande emozione, Papa Leone XIV ha dedicato parte del suo discorso alle **vittime** della recente **sparatoria** avvenuta a **Minneapolis**, ponendo particolare attenzione ai **bambini** coinvolti. “Le nostre **preghiere** sono per le vittime”, ha dichiarato il **Pontefice**, esortando a fermare quella che ha definito una “**pandemia delle armi**” che affligge il **mondo** contemporaneo. Parlando in **inglese**, il Papa ha evidenziato l’impatto devastante della **violenza armata**, sia essa grande o piccola, e ha invitato tutti a riflettere sull’importanza della **pace** e della **sicurezza** per le future **generazioni**.
Riflessioni sull’umiltà e la competizione
Nel suo intervento, Papa Leone XIV ha anche toccato un tema cruciale riguardo alla **vita quotidiana** e alla **competizione sociale**. “Non dobbiamo ridurre la vita a una **gara**”, ha affermato il **Santo Padre**, facendo riferimento al **Vangelo** del giorno in cui **Gesù** è invitato a pranzo da un **fariseo**. Il Pontefice ha spiegato come, in questa narrazione, **Gesù** si comporti con **rispetto** e **autenticità**, rifiutando le **formalità** che spesso accompagnano le interazioni sociali. Ha osservato che la tendenza a cercare i **primi posti** è presente anche oggi, specialmente in situazioni dove si cerca di “farsi notare”.
Papa Leone XIV ha sottolineato l’importanza di “fermarci a riflettere” e di vivere l’esperienza dell’**umiltà**, che rappresenta una forma di **libertà** da se stessi. “Chi si esalta sembra non avere trovato nulla di più interessante di sé stesso”, ha commentato, evidenziando come chi riconosce il proprio **valore** agli occhi di **Dio** possa scoprire una **dignità** che non necessita di **ostentazione**. L’invito del Papa è chiaro: invece di cercare il **riconoscimento**, è fondamentale servire gli **altri** e costruire **relazioni autentiche**, lasciando che la vera **dignità** emerga naturalmente.