Il lungometraggio “Father Mother Sister Brother” si presenta come un’opera articolata in tre segmenti, ciascuno dei quali esplora le dinamiche tra genitori e figli adulti, nonché tra fratelli. Ambientato nel 2025, il film offre un ritratto intimo delle relazioni familiari, caratterizzate da una certa distanza emotiva e da momenti di riflessione. Le tre storie si snodano in contesti geografici distintivi: la prima parte, “Father“, si svolge nel nord-est degli Stati Uniti; “Mother” è ambientata a Dublino, mentre “Sister Brother” ci porta a Parigi. Ogni segmento si distingue per il suo approccio osservativo, privo di giudizi, dove la commedia si intreccia con sfumature di malinconia.
Una narrazione intima e riflessiva
Il film non si limita a raccontare storie, ma si immerge in una profonda analisi delle relazioni familiari. Ogni segmento è una finestra su esperienze di vita quotidiana, dove i protagonisti si confrontano con le loro emozioni e le aspettative sociali. La scelta di ambientazioni diverse non è casuale; ogni luogo aggiunge un ulteriore strato di significato, arricchendo la narrazione con le peculiarità culturali e sociali di ciascuna città . Il nord-est degli Stati Uniti, con i suoi paesaggi e atmosfere, fa da sfondo alla prima storia, mentre Dublino e Parigi offrono contesti distintivi e affascinanti per le altre due parti.
La visione del regista
Il regista descrive “Father Mother Sister Brother” come un “anti-film d’azione“, un’opera in cui il ritmo è pacato e la narrazione si sviluppa attraverso l’osservazione dei dettagli. Questo approccio consente di accumulare piccole sfumature che, come fiori disposti con cura, compongono un mosaico di emozioni e relazioni. La collaborazione con professionisti del settore, come i direttori della fotografia Frederick Elmes e Yorick Le Saux, insieme al montatore Affonso Gonçalves, contribuisce a elevare il film a una forma di cinema puro. L’attenzione ai particolari e la cura nella realizzazione rendono l’opera un’esperienza visiva e sensoriale, capace di coinvolgere il pubblico in una riflessione profonda sulle complessità delle relazioni umane.
Il film si propone quindi come un viaggio attraverso le emozioni, un’opera che invita a riflettere sulla propria vita e sulle relazioni familiari, senza mai cadere nel giudizio, ma piuttosto abbracciando la ricchezza della diversità delle esperienze umane.