Lunedì 1 settembre 2025 segna il rientro a scuola per circa sette milioni di studenti in Italia, un momento atteso da molti ma anche temuto dalle famiglie, che devono affrontare spese significative per il materiale scolastico. Secondo un report di Federconsumatori, il costo per il corredo scolastico è in aumento, con un esborso medio che supera i 650 euro per ogni studente. La spesa complessiva, considerando zaini, astucci e libri di testo, può arrivare fino a 1400 euro.
Il peso economico del corredo scolastico
Federconsumatori ha evidenziato come il costo principale per le famiglie sia proprio quello del corredo scolastico. I genitori si trovano a dover fare i conti con un aumento dei prezzi, che incide significativamente sul bilancio familiare. La spesa per il materiale scolastico non si limita solo a zaini e astucci, ma include anche la fornitura di libri di testo, che varia notevolmente a seconda dell’anno scolastico e dell’indirizzo di studi.
Per gli studenti delle scuole medie, il costo dei libri di testo si aggira intorno ai 490 euro, mentre per i ragazzi del liceo classico, che necessitano di dizionari di greco e latino, la spesa può arrivare fino a 700 euro. Questa situazione ha portato molti genitori a considerare l’acquisto di libri usati come una soluzione per contenere i costi. La scelta di optare per testi di seconda mano è sempre più comune, in quanto permette di risparmiare una somma considerevole.
Il rientro a scuola e le sue sfide
Il primo giorno di scuola rappresenta non solo la fine delle vacanze estive, ma anche l’inizio di un nuovo anno accademico carico di aspettative e sfide. Le famiglie devono affrontare non solo il costo del materiale scolastico, ma anche l’organizzazione logistica del rientro. Molti genitori si trovano a dover gestire orari, trasporti e attività extra-scolastiche, aggiungendo ulteriori complessità alla già pesante situazione economica.
In un contesto in cui l’inflazione e il costo della vita continuano a crescere, le famiglie devono fare i conti con un bilancio sempre più ristretto. Le istituzioni scolastiche e le associazioni di consumatori stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su queste problematiche, auspicando interventi che possano alleviare il peso economico sulle famiglie.
Le spese per il rientro a scuola non si limitano solo al materiale didattico, ma comprendono anche attività ricreative e sport, che possono comportare ulteriori esborsi. La pianificazione e la gestione delle finanze familiari diventano quindi cruciali per affrontare questo periodo dell’anno.
Il 1 settembre 2025 rappresenta quindi un momento di riflessione per le famiglie italiane, che si preparano a un nuovo anno scolastico con la consapevolezza delle sfide economiche che dovranno affrontare.