Inizio ufficiale dell’anno scolastico 2025-26: lezioni al via dall’8 settembre

Veronica Robinson

Settembre 1, 2025

Oggi, 1 settembre 2025, inizia ufficialmente l’anno scolastico per circa 7 milioni di studenti e 1 milione di membri del personale scolastico in Italia. Sebbene le lezioni inizieranno realmente solo dall’8 settembre, le prime attività didattiche si svolgeranno nella provincia autonoma di Bolzano. Due giorni dopo, il 10 settembre, sarà il turno della provincia autonoma di Trento, oltre a Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta. Gli studenti e i docenti del Friuli Venezia Giulia torneranno tra i banchi l’11 settembre, mentre il 12 settembre sarà la volta della Lombardia.

Le regioni che iniziano il 15 settembre

La maggior parte delle regioni italiane ha scelto di far partire l’anno scolastico lunedì 15 settembre. Tra queste, figurano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Gli ultimi a rientrare in classe saranno gli studenti e i docenti di Puglia e Calabria, il cui rientro è previsto per il 16 settembre.

I nuovi docenti in ruolo: 76,8% dei posti coperti

Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato che entro la fine di settembre 2025, ben 41.901 nuovi docenti entreranno in ruolo, corrispondente al 76,8% dei posti disponibili a livello nazionale. Questo rappresenta un incremento del 30% rispetto all’anno precedente, quando la percentuale era del 47,6%. Le assunzioni su posti comuni garantiscono una copertura dell’organico pari al 97,3%, un miglioramento rispetto al 94%% registrato nell’anno scolastico 2024/2025. Un’attenzione particolare è stata riservata ai docenti di sostegno, con 7.820 nuovi insegnanti assunti, portando il totale a circa 121.879 insegnanti di ruolo e una copertura dell’organico al 95,2%.

Aumento dei costi per libri e materiale scolastico

Secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, i costi per libri e materiale scolastico hanno subito un significativo aumento dal 2021. Le penne hanno visto un incremento del 24,2%, i quaderni del 20,3% e i libri del 14,4%. Questo aumento dei prezzi sta creando preoccupazioni tra le famiglie, che si trovano a dover affrontare spese sempre più elevate per il corredo scolastico.

Richiesta di cambiamento nel calendario scolastico

Il sindacato Anief ha sollevato preoccupazioni riguardo alle condizioni di salute e sicurezza per gli studenti e i docenti, sottolineando che è inaccettabile tornare in aula con temperature vicine ai 40 gradi. La richiesta è quella di rivedere il calendario scolastico per garantire un ambiente di apprendimento più sicuro e confortevole per i circa 7 milioni di studenti e quasi un milione di insegnanti che affronteranno l’anno scolastico.

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