Il 1° settembre 2025, mentre le tensioni internazionali si intensificano, un episodio preoccupante ha coinvolto l’aereo della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in volo verso la Bulgaria. Secondo le autorità bulgare, il velivolo ha subito interferenze al GPS, sollevando sospetti di un possibile sabotaggio attribuibile a Mosca. Una portavoce della Commissione Europea ha dichiarato che questo evento non fa altro che rafforzare l’impegno dell’Unione Europea a sostegno dell’Ucraina.
Scadenza per le intenzioni della Russia
Le due settimane fissate dall’ex presidente Donald Trump per valutare le intenzioni della Russia stanno per scadere. Tuttavia, da Washington non emergono segnali di un’imminente imposizione di nuove sanzioni o misure restrittive. Mentre Mosca continua a sostenere le proprie tesi sulle origini del conflitto, la diplomazia russa sembra complicare ulteriormente la possibilità di un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei.
Incontro significativo a Parigi
Un incontro significativo è previsto per giovedì a Parigi, dove si riuniranno il presidente francese Emmanuel Macron, il leader laburista britannico Keir Starmer, il capo della CDU tedesca Friedrich Merz, il primo ministro olandese Mark Rutte, Zelensky e von der Leyen. In un’intervista rilasciata al Financial Times, la presidente della Commissione ha espresso fiducia nella capacità delle capitali europee di lavorare a piani di schieramento di truppe multinazionali. Ha affermato che esiste una chiara tabella di marcia e che è stato raggiunto un accordo con la Casa Bianca. Trump avrebbe garantito supporto per un contingente europeo, fornendo risorse di intelligence e sistemi di sorveglianza.
Contrarietà della Russia alla presenza di truppe NATO
Tuttavia, la Russia ha già espresso la propria contrarietà alla presenza di truppe provenienti da paesi della NATO sul territorio ucraino. Secondo indiscrezioni pubblicate la scorsa settimana dal Financial Times, il piano attuale prevede una linea difensiva gestita dagli ucraini, con la presenza di forze europee nelle regioni occidentali del paese. La situazione rimane dunque tesa e complessa, con il futuro delle relazioni internazionali in bilico.