Israele ha annunciato l’uccisione del portavoce delle Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, e ha dichiarato l’intenzione di colpire ulteriori obiettivi all’estero. La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica, con almeno 66 civili uccisi in un solo giorno. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha espresso l’intenzione di estendere le operazioni militari anche alla Cisgiordania, informando gli Stati Uniti delle sue intenzioni.
Attacchi a Gaza: un bilancio tragico
Domenica 1 settembre 2025, Gaza City ha subito bombardamenti intensivi che hanno portato alla morte di otto civili, mentre il numero totale di vittime negli attacchi israeliani del giorno precedente ha raggiunto le 66 unità . Secondo l’agenzia palestinese Wafa, le forze israeliane hanno colpito un appartamento al decimo piano di un grattacielo, causando la morte di una donna e il ferimento di altre persone. Altri due civili sono stati uccisi in un attacco d’artiglieria nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City. Un attacco nel centro di Deir al-Balah ha provocato la morte di quattro persone, mentre un bombardamento a sud di Al-Maghazi ha ucciso un’altra donna. Le fonti mediche hanno confermato che tra le vittime ci sono stati anche 33 palestinesi che cercavano di ricevere aiuti umanitari.
Politica e conflitto: le dichiarazioni di Netanyahu
Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non intende fermare le operazioni militari e ha annunciato l’intenzione di interrompere le “pause umanitarie” che erano state concesse in precedenza. Questo cambio di strategia è stato comunicato in un incontro con funzionari statunitensi, evidenziando la volontà di intensificare le azioni militari. L’IDF ha confermato di aver preso di mira un importante esponente di Hamas, senza però rivelare l’identità della persona colpita. La situazione in Cisgiordania è altrettanto tesa, con Netanyahu che ha manifestato l’intenzione di estendere le operazioni anche in quell’area.
La Global Sumud Flotilla e le proteste internazionali
Oggi, 1 settembre 2025, è partita da Barcellona la Global Sumud Flotilla, una missione civile internazionale con l’obiettivo di rompere il blocco navale su Gaza. Tra i partecipanti figurano noti attivisti e celebrità , tra cui Greta Thunberg e l’ex sindaca di Barcellona, Ada Colau. L’iniziativa mira a creare un corridoio umanitario per portare aiuti ai palestinesi e denunciare ciò che viene definito un genocidio in corso. Colau ha espresso la sua frustrazione per l’inerzia dei governi europei di fronte alla crisi umanitaria e ha sottolineato la necessità di una mobilitazione globale per fermare le violenze.
Situazione umanitaria a Gaza: fame e devastazione
Cindy McCain, direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale, ha denunciato la grave situazione alimentare a Gaza, affermando che il cibo non arriva in quantità sufficiente. Durante un’intervista, ha descritto la devastazione che ha osservato durante la sua visita, evidenziando la disperazione dei residenti in cerca di cibo e acqua. Le notizie di morti per malnutrizione continuano a emergere, con almeno sette palestinesi deceduti nelle ultime 24 ore a causa della fame.
Arresti in Yemen e attacchi in Medio Oriente
In Yemen, l’ONU ha confermato l’arresto di 11 suoi operatori da parte dei ribelli Houthi a Sana’a e Hodeida. Questo evento ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, con l’inviato dell’ONU che ha condannato la nuova ondata di arresti arbitrari. Nel frattempo, l’esercito israeliano ha confermato l’uccisione di Ahmad Ghaleb al-Rahwi, primo ministro del governo Houthi, in un attacco aereo su Sanaa, portando a un ulteriore deterioramento della situazione nella regione.