Liam Cunningham spiega il suo sostegno alla Sumud Flotilla e al canto di Fatima

Veronica Robinson

Settembre 1, 2025

L’attore irlandese Liam Cunningham, noto per il suo ruolo di Ser Davos nella celebre serie “Il Trono di Spade”, ha recentemente espresso la sua indignazione riguardo alla situazione a Gaza durante una conferenza stampa tenutasi il 10 gennaio 2025. Insieme all’attrice statunitense Susan Sarandon, Cunningham sta sostenendo la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza.

La denuncia di Cunningham

Durante l’incontro con i media, Cunningham ha presentato un video straziante di una bambina di nome Fatima, che, poco prima della sua tragica morte avvenuta quattro giorni fa, cantava mentre si preparava per il proprio funerale. L’attore ha interrogato i presenti: “In che tipo di mondo siamo finiti, dove i bambini organizzano il proprio funerale?”. Le sue parole hanno messo in evidenza la gravità della situazione e il dolore che molti stanno vivendo in quel contesto.

La responsabilità dei governi

Cunningham ha proseguito la sua denuncia affermando che i governi occidentali hanno fallito nel proteggere i diritti dei più vulnerabili. Ha sottolineato la responsabilità che le generazioni attuali hanno nei confronti dei propri figli e nipoti, affermando: “Un giorno ci chiederanno come abbiamo potuto permettere tutto questo”. La sua critica si è rivolta anche alla mancanza di azioni concrete da parte della comunità internazionale, evidenziando come il diritto internazionale e umanitario siano stati trascurati e calpestati.

Obiettivi della Global Sumud Flotilla

L’iniziativa della Global Sumud Flotilla ha come obiettivo quello di portare aiuti umanitari a Gaza, un’area colpita da anni di conflitti e crisi umanitarie. La presenza di figure pubbliche come Cunningham e Sarandon serve a richiamare l’attenzione globale su una situazione che continua a deteriorarsi. La loro voce si unisce a quella di molti altri che chiedono una risposta più incisiva da parte della comunità internazionale per affrontare le gravi violazioni dei diritti umani che si stanno verificando.

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