Una tempesta geomagnetica si prevede colpirà il nostro pianeta tra il 1° e il 2 settembre 2025, secondo le informazioni rilasciate dal Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense NOAA. Questo fenomeno è causato da un’espulsione di massa coronale, nota come CME, generata da un brillamento avvenuto il 30 agosto 2025, proveniente dalla regione attiva di macchie solari identificata con il numero 4199.
Previsioni di esperti
Il professor Mirko Piersanti, esperto di meteorologia spaziale presso l’Università dell’Aquila, ha dichiarato all’ANSA che a questa emissione di materia si aggiunge il vento solare veloce generato da un buco coronale. Secondo Piersanti, l’intensità della tempesta sarà compresa tra moderata e forte, con il suo arrivo previsto tra la notte del 1° settembre e la mattina del 2 settembre.
Incertezze e monitoraggio
L’incertezza riguardo alla tempesta rimane considerevole. Piersanti ha spiegato che sarà necessario attendere il momento in cui la CME raggiungerà i satelliti ACE e Wind, i quali si trovano a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Questi satelliti, lanciati rispettivamente nel 1997 e nel 1994, hanno il compito di studiare le particelle energetiche del vento solare prima che impattino con il campo magnetico terrestre. Una volta che la CME raggiunge questi satelliti, ci sarà un intervallo di circa mezz’ora per allertare eventuali strutture satellitari.
Classificazione della tempesta
Le previsioni della NOAA indicano che inizialmente la tempesta sarà classificata come G2 nella scala che va da G1 a G5. Tuttavia, con il passare delle ore, potrebbe intensificarsi fino a raggiungere la classe G3. A questo livello di intensità, i satelliti potrebbero riscontrare difficoltà di orientamento, si potrebbero verificare interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare e disturbi nelle comunicazioni radio. Inoltre, l’aurora boreale potrebbe diventare visibile a latitudini più basse del normale, fino a circa 50° di latitudine, un’area che include gran parte della Gran Bretagna.