Allattamento al seno dopo un tumore: sicurezza per madre e bambino

Veronica Robinson

Settembre 2, 2025

Le donne che hanno affrontato un tumore al seno possono allattare senza temere un aumento del rischio di recidiva o l’insorgenza di una nuova neoplasia all’altra mammella. Questa è la conclusione di due studi condotti dall’Istituto Europeo di Oncologia, i cui risultati sono stati pubblicati nel Journal of the National Cancer Institute e nel Journal of Clinical Oncology.

Il messaggio del dottor Peccatori

Il dottor Fedro Peccatori, direttore dell’Unità Fertilità e Procreazione dello IEO, ha dichiarato: “Il nostro studio lancia alle donne un messaggio chiaro: chi lo desidera, può allattare al seno senza paura di compromettere in qualche modo gli esiti della terapia oncologica o di aumentare le probabilità che la malattia si ripresenti”. Questa affermazione segna un passo importante nella comprensione dei rischi associati all’allattamento per le donne che hanno superato il cancro al seno.

Chiarimenti sugli ormoni e l’allattamento

L’allattamento rappresenta un aspetto fondamentale del percorso di maternità, ma fino ad oggi non era chiaro se i cambiamenti ormonali associati potessero influenzare la possibilità di recidive. I due studi hanno chiarito questa questione, smentendo l’ipotesi che l’allattamento potesse essere un fattore di rischio.

Dettagli sui risultati degli studi

Il primo studio, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, ha esaminato i dati di 4.372 donne operate di tumore al seno, portatrici di varianti genetiche BRCA 1 o 2. Il secondo studio ha coinvolto oltre 300 partecipanti, e in entrambi i casi è stato escluso un legame tra l’allattamento e le recidive. Questi risultati offrono una nuova prospettiva per le donne che desiderano allattare dopo un intervento chirurgico per carcinoma mammario.

Opzioni per le donne operate

In aggiunta, per le donne che sono state operate per carcinoma mammario ormone-responsivo, la ricerca ha evidenziato che è possibile interrompere la terapia endocrina adiuvante per intraprendere la maternità senza aumentare il rischio di recidiva. Peccatori ha sottolineato: “Possiamo affermare che l’allattamento dalla sola mammella che non ha subìto l’intervento non solo è possibile, ma è del tutto equivalente a quello bilaterale“. Molte donne temono che una sola mammella produca solo la metà del nutrimento necessario per il neonato, ma non è così. La quantità di latte dipende infatti dalla frequenza e dalla durata con cui la madre attacca al seno il proprio bambino.

Importanza dei risultati nella salute materno-infantile

Questi risultati rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro il cancro e nella promozione della salute materno-infantile, dimostrando che le donne possono vivere la loro maternità senza paura di compromettere la propria salute.

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